AGOSTINIANI SCALZI
da Provincia
Palermitana, ASV, CSR, Relationes,
6, ff. 1-4v, 6v.
RELATIONE DELLO STATO DEL
MONASTERIO DI S. NICOLO’ DE TOLENTINO
DELLI FRATI AGOSTINIANI
SCALZI DELLA CITTÀ DI PALERMO DI SICILIA.
Il monasterio delli Frati Scalzi dell’Ordine di S.
Agostino, situato nella città di Palermo del Regno di Sicilia, è quasi nel
centro et in una delle due e più publiche e principali strade della sudetta
città. Fu fondato et eretto l’anno 1608 col consenso et autorità dell’Em.mo
Sign. Cardinale Doria, all’hora Arcivescovo di Palermo. Ha la chiesa sotto il
titolo et invocatione di S. Nicolò da Tolentino. Il sudetto monasterio, di
struttura quadrangolare, con il suo claustro e quattro dormitorij di sopra,
quali contengono celle numero 36, con
sue officine, dui oratori nel detto claustro nei quali vi sono fondati varii Congregationi
di Secolari, antiporteria, portaria, antirefettorio, refettorio, cucina,
dispensa, communità, lavatorio di panni, libraria, stanza per gli hospiti et
molt’altre per uso e abitatione de i frati, et anco tiene la sua infermaria in
fabrica separata con sue officine particolari. E più tiene altri due dormitorij
in luogo separato con sedeci celle per habitatione delli Chierici studenti
commoranti in Professorio serrato, con suoi oratorij, loggette e tutte altre
commodità conforme alli decreti della felice memoria di Clemente VIII. Di più
si ha dato principio ad un’altro claustro nuovo, molto grande, incolonnato e
dormitorio doppio, in quanto per la struttura del nuovo monasterio, insino al
presente, vi sono dieci otto celle con molte stanze di sotto. L’anno [...] con
l’autorità del Capitolo Generale vi fu prefisso il numero delli Religiosi n [...]
e al presente vi habitano di famiglia Sacerdoti numero 27, Chierici numero 5,
Conversi numero 24, e un garzone:
Sacerdoti:
Il Rev. P. Fra Simpliciano di S. Francesco, della
città di Caccamo, Provinciale
P. Romualdo di S. Bernardo, della città di Palermo,
Priore
P. Rocco di S. Luca di Palermo, Vicario
P. Matteo di Giesù di Palermo, Sottopriore
P. Carlo di S. Orsola, di Palermo
P. Mansueto di S. Maria Maddalena, di Palermo
P. Cosimo di S. Michele Archangelo, di Palermo
P. Bernardino di S. Antonio, di Palermo
P. Giacinto di S. Caterina, di Palermo
P. Vincenzo del SS.mo Sacramento, di Bivona
P. Urbano di S. Andrea, di Palermo
P. Ambrogio di S. Agata, di Palermo
P. Raffaele di S. Luciano, di Palermo
P. Niccolò della Presentazione della Vergine, di S.
Marco
P. Domenico di S. Martino, di Palermo
P. Tomaso di Giesù, di Palermo
P. Marcellino di S. Rosalia, di Palermo
P. Agostino di Giesù, di Palermo
P. Gilberto dell’Assunta, di Palermo
P. Alessandro di Giesù, genovese
P. Celestino dell’Ascensione del Signore, di Palermo
P. Giustino del SS.mo Sacramento, della Gibellina
P. Giacomo dell’Epifania, della Piana dei Greci
P. Benedetto della Circoncisione, del Palazzo Adriano
P. Geronimo di S. Guglielmo, di Palermo
P. Fulgentio di S. Agostino, di Castelvetrano
Chierici professi:
Frat’Alippio di S. Tomaso, di Piazza
Fra Biasio della Purifucazione della Vergine, di Monreale
Fra Nuntio della Concetione della Vergine, di Gibellina
Fra Costantino di S. Leonardo, della Gibellina
Fra Giordano di S. Giuseppe, della città di Palermo
Fratelli Conversi:
Fra Benedetto di S. Giovanni Battista, Panormitano
Fra Bartolomeo di S. Pietro, di Bivona
Fra Baldassarro di S. Rocco, di Bivona
Fra Bonaventura di S. Francesco, di Monreale
Fra Giovanni di S. Maria del Soccorso, d’Alcamo
Fra Angelo di S. Giovanni di 5. Facondo, del Palazzo Adriano
Frat’Angelo della Natività del Signore, di Ramacca
Fra Calogero del SS.mo Sacramento, di Sciacca
Fra Stefano di S. Angelo, di Trapane
Fra Nebrido di S. Antonio, della Gibellina
Fra Desiderio di S. Agnese, del Monte di S. Giuliano
Fra Lorenzo di S. Tomaso, di Palermo
Fra Giacomo di S. Simpliciano, di Bivona
Fra Simone del SS.mo Rosario, di Palermo
Fra Crispino di S. Rosalia, di Trapane
Fra Giovanni Battista di S. Maria Maddalena, di Capizi
Fra Marco di S. Rosalia, di Palermo
Frat’Alippio di S. Agostino, di Cammerata
Fra Navigio di S. Fulgentio, della Ficarra
Fra Pietro di S.
Caterina, di Palermo
Fra Michele del SS.mo
Sacramento, di Colle d’Oro
Fra Gioseppe di S. Martino, di Cammarata
Fra Mariano di S. Giuseppe, d’Alcamo
Fra Silvestro di S. Niccolò Tolentino, di Messina
Fratello Placido, garzone
In primis il sudetto monastero possiede un burgisaggio seu terre
lavorative
di salmi quattordici in circa, esistenti nel territorio del Palco,
distante
da Palermo sei miglia, quali si affittano, un anno per l’altro, scudi
cento …………………………... 100
Item un’altro burgisaggio, seu terri lavorativi, salmi dieci-sette con
un fundaco,
seu alloggiamento per i viandanti nella contrata delli Petralij quali,
raguagliandosi
la rendita di sei anni precedenti, detratte le sterilità, resarcimenti
delle case rusticali,
casi di grandini et altri fortuiti, si calcula che rendono ogni anno
salmi dodici
di grano, i quali, un anno per l’altro, s’apprezzano scudi ……………………………………………
120
Item una vigna, distante dalla città di Palermo un miglio, di quaranta
migliara
con molti alberi d’olive e terreni lavorativi di quantità e misura in
tutto salmi sette,
quale vigna, raguagliata la spesa di sei anni come sopra, detratte
tutte le spese e
resarcimenti delle casi rusticali, casi di grandini, sterilità, et
altri fortuiti, renderà,
un anno per l’altro, botte quarantacinque di vino, quale in moneta sono
scudi
cinquecentosessanta due, delli quali, detratti scudi cento venticinque
di spese,
restano franchi scudi quattrocento trenta sette scudi ………………………………………………..
437
_________________
Scudi
657
Item entrano dal frutto delle sudette olive che si vendono e dal grano
che si semina
in detto terreno e dall’acqua e salmenti che si vendono, detratti li
casi di grandini e
sterilità et altri fortuiti e spese, rendono un anno per l’altro, scudi
sessanta ………………..………. 60
Item possiede un giardino distante dalla città di Palermo due miglia,
di quantità
e misura una salma; è circondato di muraglie et è tutto pieno d’alberi
di merangole,
limoni e frutti di varie sorti, con suoi pergoliti à torno, pischeria
grande con sua
acqua corrente in quantità, suo casamento con moltissime stanze, nel
qual giardino
sogliono andarvi li nostri Religiosi nei giorni delle solite
ricrcationi; detratte le spese
e casi fortuiti come sopra rende, un anno per l’altro, scudi
centoventicinque ………………………. 125
Item possiede case e botteghe numero 19 d’annuo affitto, quali detratti
le
riparationi, acconcimi e spiggionamenti, raguagliati alli sei anni
precedenti,
rendono, un anno per l’altro, scudi centosessantacinque …………..……………………………….
165
Item possiede censi annui, tam iure legatum quam donationum, in più partite
d’annua rendita quali, un anno per l’altro, rendono scudi seicentosettanta
sette ………………...…. 667
Item suol cavare d’obventioni et elemosine, incerte ma consuete, da
diversi benefattori,
come pani, vino, carne, pesci, tonnina, oglio, cacio, legumi et altre
cose e denari che,
riducendo il tutto à moneta e raguagliando gli anni come sopra, si
calcula che ascendono,
un anno per l’altro, alla somma di scudi duemila seicento quaranta
…………………….………… 2640
________________
Scudi
4324
Item elemosine manuali e franche di messe celebrate ogni dì dalli Padri
Sacerdoti della famiglia,
detratti però tutti gli oblighi, tanto delle messe
delli nostri frati defunti che occorrono, quanto degli altri oblighi
perpetui
e temporali ch’ha il convento, conforme apresso s’esprimerà,
raguagliando
gli anni come sopra sono, un anno per l’altro, scudi trecentosessanta
………………………………360
______________
Scudi 4684
All’incontro detto monasterio ha peso di messe perpetue ogni giorno
messe otto,
che in tutto un anno ascendono alla somma di messe
duimilaottocentonovantasei.
Item ha peso di messe temporali una messa il giorno, per tutto l’anno
1658 inclusive.
Item messe perpetue tanto di mese, quanto di settimane, ogni anno messe
958.
Item sette messe cantate della Madonna nelle sue festività e per
elemosine delle
messe quotidiane e manuali si suol dare o un tarì o tre carlini di
questa moneta,
che correspondono in moneta romana à ragione di baiocchi otto o baiocchi
dodici,
et habbiamo legati d’annua rendita di messe à ragione di tarì due che
sono baiocchi
sedici et anco à ragione di tre carlini che sono baiocchi dodici. Item
paga di censi
passivi perpetui ogni anno a diverse persone e chiese scudi trecentotrenta
………..………..……. 330
Item paga di censi passivi vitalitij, ogni anno, scudi sette e giulij
cinque …………………….………..7,5
Item per risarcimento del monasterio, ogni anno, scudi venti………………………………………..
20
E rispetto alla nuova struttura del convento, un’anno per l’altro,
si suol spendere trecento scudi. In quanti anni si possa finire
Deus scit, perchè
depende dall’elemosine dei benefattori ………………………………………… 300
Item paga per la sacrestia e sacra suppellettile, cere, vino, oglio,
hostie, festività,
musiche, suol spendere, un anno per l’altro, scudi cinquecentocinquanta
…………………………. 550
Item ha di spesa ordinaria di vitto, comprendendo il grano, il vino et
altre
cose raccolte nei beni del monasterio, à ragione di scudi quarantacinque
per ciascuna boccha, un’anno per l’altro, scudi doimilacinquecentoventi
……………………….. 2.520
Item per vestiario de Religiosi, a scudi dieci per ciascheduno
Religioso, un anno per l’altro, scudi cinquecentosessanta
……………..………………………….. 560
Medici, medicine e barbieri l’habbiamo per amor di Dio.
Item per l’infermeria, un anno per l’altro, scudi cento quaranta
………………………………….. 140
Item per viatici, tanto per ocasione di Capitoli Generali, quanto per
le visite
delli conventi, ch’ogn’anno sogliono fare li superiori, scudi
ventiquattro …………..……………….. 24
Item per viatici delli frati quando sono mandati da un convento a
un’altro, scudi trenta …………… 30
Item per le spese straordinarie come letti, coperte et altri mobili di
casa e vasi
e robbe di tavole e di cucina e simili, un anno per l’altro, scudi duicentotrenta…………………….
230
Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d’haver
fatto diligente inquisitione et recognitione dello stato del monasterio sudetto,
e che tutte le cose espresse di sopra, e ciascuna di esse sono vere e reali e
che non habiamo tralasciato d’esprimere alcuna entrata o uscita o peso del
medesimo monasterio che sia pervenuto alla nostra notitia. Et in fede habbiamo
sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnata col solito sigillo,
questo dì 24 di febraio 1650
Io Fra Rocco de Santo Luca, Vicario, confermo some sopra
Io Fra Mansueto di Santa Maria Maddalena, confermo come sopra
Io Fra Urbano di S. Andrea, confermo come sopra
Locus + Sigilli
Relationc dello stato del monastero di S. Niccolò di Tolentino della
città di Palermo del Regno di Sicilia