AGOSTINIANI SCALZI

da Provincia Palermitana, ASV, CSR, Relationes, 6, ff. 35-38v.

 

[PARTANNA - S. NICOLÒ DA TOLENTINO]

 

Iesus Maria Augustinus

Il monasterio di S. Nicolò da Tolentino dell’Ordine delli Padri Scalzi Reformati di S. Agostino d’Italia, situato nella terra di Partanna, Diocesi della città di Mazzara, nel Regno di Sicilia, è fabricato, sito e posto vicino alle mura di detta terra. Fu fondato et eretto a dì 22 di luglio, XV inditione, 1646 con il consenso et authorità della santa memoria dell’Ill.mo et Em.mo Cardinal Spinola, Vescovo di detta città di Mazara, con l’assignamento dell’Ill.mo et Em.mo Sig.re Principe di detta terra di Partanna, di tanta quantità di terreno quanto è sufficiente per poter fabricare la chiesa e il monasterio et anco per poter fabricare la chiesa e il monasterio et anco per poter fare horto, giardino e silva, e tutto quello che sarà necessario per detto monasterio. Nel quale monasterio non vi habitano al presente detti Religiosi ma stanno in un hospitio da detto Sig.re Principe concesso, perchè detto monasterio e chiesa si stanno in atto fabricando al più presto che si può e la fabrica è già avviata al finimento del primo ordine di due dormitorij. In uno ordine vi sono già compite e perfezionate sei stanze di grandezza di canne due e palmi quattro di quatro; nell’altro ordine di sotto vi è la dispensa di canne due e palmi quattro di quatro, il refettorio longo canne sei e largo canne due e palmi quattro, di più l’antirefettorio di lunghezza canne quattro e largo canne due e palmi quattro, e la cocina longa canne tre e larga canne due e palmi quattro. La chiesa, dopo il detto monasterio, è fabricata sino al capellone, larga canne quattro, longa canne nove et alta canne quattro sino al voltar del damuso. Vi sono in detta chiesa quattro capelle e con l’altare maggiore quando si farà saranno cinque et il resto del convento quanto tiene la clausura e suo sito di quatro è alzato e fabricato, a torno a torno, all’altezza da terra una canna e palmi quattro. Nel qual’hospito ove attualmente habitano li detti Religiosi non vi stanno di famiglia più di cinque Religiosi, cioè:

Sacerdoti:

Il P. Thadeo di S. Francesco, nativo della città di Palermo, al presente Presidente di detta famiglia

Il P. Mariano di S. Paulo, nativo della terra di Caltanissetta

Conversi:

Fra Antonio di S. Rocco, nativo della Chiana dei Greci

Fra Salvatore della Madonna d’Itria, nativo della città di Marsala

Fra Salvatore della Madonna del Soccorso, nativo della terra di Castel a mare del Golfo

 

E si spera, Deo dante, che quanto prima si anderà ad habitare

nel nuovo convento con tutta la famiglia assignatoli.

Il qual sopradetto monasterio tiene e riscote al presente una rendita

sopra la tavola della città di Palermo di scudi trentacinque, per ogni

anno, di moneta romana, fattali per donatione irrevocabiliter, dico scudi ………………. 35

Di più dall’istesso donatario, qual è di età di 75 anni in circa,

secuta la sua morte, si è fatta donatione irrevocabile all’istesso

monasterio di altri scudi diciassette e giulij cinque, dico………………………………… 17.5

Di più per elemosina delle messe di due Sacerdoti, per ogni anno,

esclusi l’oblighi delli frati defonti e Sacerdoti impediti per infermità

o altra cagione, scudi cinquantacinque di moneta romana, dico scudi …………………… 55

L’Ecc.mo Sig.re Principe di detta terra di Partanna dona al presente

d’elemosina al detto monasterio dodici caphisi d’oglio per ogni anno,

che ascendono alla somma di scudi quindici di moneta romana, dico …………………… 15

Di più detto Sig.re Principe have assignato e dona tanta carne

per pietanza al numero di cinque frati che al presente habitano,

che ascende alla somma di moneta romana scudi tredici, dico …………..………………. 13

E di più detto Principe have assegnato che si dia tanta carne

sufficiente per quanti Religiosi habiteranno in detto monasterio.

L’università di detta terra al presente dona per vestiario

di detti Religiosi scudi quindici di moneta romana, dico ………………………………… 15

Di più la detta università per due barrili di tonnina,

per ogni anno dona scudi nove di moneta romana, dico ….……………………………….. 9

Per elemosina di pane quotidiano che al presente si raccoglie

alla cerca per la terra, da quello che si può cavare dal principio della

fondatione sino adesso, per ogn’anno, uno per l’altro, si ascende

alla somma di scudi cinquanta di moneta romana, dico ……………….………………… 50

Per elemosina di vino che al presente si cerca, per quanto è

necessario per il mantenimento di cinque Religiosi, un anno

per l’altro, scudi trentasette e giulij cinque di moneta romana, dico …………………….. 37.5

Di più la detta terra per essere abbondantissima di vino

è suffettura per mantenere quindici Religiosi.

Per elemosina di farina per fare pasta per vivanda dei frati,

che certamente al presente si coglie, per il numero di cinque frati,

un anno per l’altro, ascende alla somma di scudi tre di moneta romana, dico ……..……... 3

Per elemosina di cacio che al presente entra nella cerca dentro detta terra,

un cantaro per ogni anno che, in moneta romana, somma scudi cinque ………………….. 5

Per l’elemosina di cacio, incerta ma consueta, che si può avere,

per ogni anno uno per l’altro, dalle cerche delle altre terre convicine,

un cantaro che somma in moneta romana scudi cinque dico……………………………… 5

Per lemosina di legumi, mendole, fichi, passole, mele e vini

cotto che, per ogni anno have entrato et entra al presente,

sommano di moneta romana scudi quindici, dico ……………………………………….. 15

Per lemosina di tela che have entrato et entra per ogni anno,

tanto per servitio della chiesa quanto per li Religiosi, canne

vinti, che sommano in moneta romana scudi quindici, dico …………………………….. 15

Nella cerca del formento di lemosina che s’have fatto e si fa

per l’altre fuora della terra, uno per l’altro, per ogni anno,

salmi diece che sommano di moneta romana scudi quaranta, dico ….………………….. 40

Per limosina di tonnina, incerta ma consueta, che si può havere per ogni

anno un barrile che si compra scudi quattro di moneta romana, dico ………….………… 4

Per herbaggi e frutti che si trovano di lemosina per cinque frati,

un anno per l’altro, sommano di moneta romana scudi cinque, dico ……….…………… 5

Per limosine extraordinarie et incerte per aggiuto della fabrica per

ogni anno, si come appare in questi due anni che si cominciò detta

fabrica, sono entrati di moneta romana duecentocinquanta scudi, dico ………………. 250

 

Esito e spesa del sopradetto convento per ogni anno

 Il sopradetto convento non have peso alcuno nè di messe, nè di censo, nè di prestatione di consenso, nè debito di qualsivoglia modo, tal che è franco e libero da ogni peso, tanto temporale, quanto perpetuo. Il detto convento, alla morte del sudetto benefattore donatario, have obligo d’una messa cantata per ogn’anno. Di più il detto convento tiene obligo, secuta la morte del sudetto benefattore donatario, di celebrare per la anima sua quattrocento messe successivamente e per una volta tanto.

Item per spesa certa per la fabrica del nuovo convento,

per ogni anno, di moneta romana scudi trentacinque, dico …………………………..……….. 35

Di più, secuta la morte del sopradetto donatario, per struttura del nuovo

convento altri scudi diciessette e giulij cinque di moneta romana, dico ………….………….. 17.5

Di più per spesa dell’istessa fabrica con lemosine incerte, et estraordinarie,

sicome habiamo calculato da doi anni in qua, che s’have cominciato;

s’have speso duicento cinquanta scudi di moneta romana per ogni anno, dico ……….…….. 250

Item per spesa della sacristia e sacra suppellettile, cera, oglio, vino, hostie

e simili cose, si suol spendere, un anno per l’altro, di moneta romana scudi vinti, dico ….….. 20

Item per il vestiario di cinque Religiosi, per ogni anno, di sopra e di sotto

scudi cinque, per ognuno, scudi venticinque per ogn’anno di moneta romana, dico…………. 25

Per spesa di pane, vino et ogni altra sorte di vitto necessario

per cinque Religiosi, per ogn’anno, trenta scudi per uno, che

in tutto sommano centocinquanta scudi di moneta romana, dico……………………………. 150

Item per medici, medicine, cirugici e barbieri ogni cosa gratis e per l’amor di Dio.

Item per spesa di vitto e vestito d’un huomo che serve per garzone in tutti i

servitij del convento, per ogni anno, in moneta romana scudi quindici, dico ……….……….. 15

Per spesa di due animali, cioè orgio, ferri, paglia,

et altri suoi arnesi, per ogni anno, in moneta romana scudi dieci, dico……………………… 10

Per spesa di viaggiare e cavalcatura di nostri Religiosi

per ogn’anno, in moneta romana scudi tre, dico ……………………………………………… 3

Item per spesa d’andare i Padri Capitolari di Sicilia a Roma ogni tre anni

al Capitolo Generale per ogni anno in moneta romana scudi sei e giulij sette, dico …………. 6.7

Item per spesa d’hospitalità di Religiosi e secolari,

devoti forastieri per ogni anno, scudi quattro di moneta romana, dico……………………….. 4

Item per spesa di vasi di tavola, cucina e sacristia, letti, salviette

et altri simili, un anno per l’altro, scudi dieci di moneta romana, dico ……………………… 10

S’avverte che questa terra di Partanna è suffettura mantenere il numero di

quindici frati per essere abbondante di pane, vino, legumi, cera et altre cose necessarie.

 

Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d’haver fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del monasterio sudetto e che tutte le cose espresse di sopra e ciascheduna di esse sono vere e reali e che non habbiamo tralasciato d’esprimere alcuna entrata, o uscita, o peso del detto monasterio che sia pervenuta alla nostra notitia. Et in fede habbiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnata col solito sigillo, questo dì 9 di marzo et anno 1650.

Io fra Tadeo di S. Francesco, Presidente del sudetto convento

Io fra Mariano di S. Paulo

 

Locus + Sigilli

 

Nel testo dell’A.S.R. non compaiono le firme dei relatori ma soltanto due segni di croce. Inoltre manca il sigillo.