AGOSTINIANI SCALZI

da Provincia Palermitana, ASV, CSR, Relationes, 6, ff. 18-20.

 

RELATIONE DELLO STATO DEL MONASTERIO

DEI FRATI AGOSTINIANI SCALZI D’ITALIA

DELLA CITTÀ DI TRAPANI IN SICILIA.

 

Il monasterio della Madonna SS.ma dell’Itria seu Constantinopoli, dell’Ordine dei Frati Scalzi Agostiniani d’Italia, situato nella città di Trapani, Diocesi di Mazzara, fu fondato et eretto l’anno 1621 con consenso et autorità dell’Ill.mo et Rev.mo Mons. Marco La Cava, Vescovo di detta Diocesi, et dell’Ill.mo Senato di detta città, con la conferma del Real Patrimonio di questo Regno di Sicilia. Ha la chiesa sotto il titolo et invocatione della Madonna SS.ma dell’Itria, quale era già fabricata et in essa fondata una Confraternita sotto il medesimo titolo, et fu concessa a detti frati con il consenso commune delli confrati e governatore di essi, come per atto publico appare, con gli oblighi infascritti, cioè: 1) che detti frati avessero da fabricare un novo oratorio a loro spese, acciò detti confrati potessero in quello fare i loro esercitij spirituali che prima nella lor chiesa facevano; 2) doversi dare un Padre per assistente in detto oratorio in tutti detti spirituali esercitij; 3) che il titolo di detta chiesa si mantenghi sotto l’invocatione della SS.ma Vergine d’Itria; 4) concedergli la fossa seu sepoltura per detti confrati innanzi l’Altar Maggiore et riceverli nel funerale, con farli le debite funtioni et cerimonie et cantarli una messa gratis; 5) che essendo laxiato alcun legato o elemosina alla Madonna d’Itria, senza esplicatione particolare di convento, si intenda esser della Confraternita; 6) che il convento habbia da pagare un certo censo annuo, dovuto dalla detta Confraternita al Monte seu Hospidale di Saleme. Il convento è di struttura quadrangolare, lungo canne 14 e palmi 4, largo canne 12 e palmi 4, di fabrica in quattro ordini, non novamente retta dai fondamenti, ma solo accomodata per l’habitatione. Nel primo ordine vi è la chiesa longa canne 10 e palmi 4 et larga canne 4; collaterale ad essa vi è l’oratorio delli confrati lungo canne 6 e palmi 2 e largo canne 2, et collaterale all’oratorio vi è il claustro lungo canne 7 e palmi 4 e largo canne 4. Tiene la sua portaria con un’altra stanza vicina per il portinaio; vicino al claustro vi è la sacrestia et antisacrestia et un’altra stanza per il parlatorio, vi sono anche altre quattro stanze per officine. Nel secondo ordine vi è il choro di giorno, refettorio, cucina, et una stanza per riposto del refettorio; di più altre due stanze per l’infermeria con un’officina per cucina. Nel terzo ordine vi sono due dormitorij, uno a croce con 16 celle et il choro di notte, et un altro dormitorio chiuso con 9 celle et un oratorio, dove dimorano li Chierici studenti con il loro Padre Maestro e Sottomaestro. Nel quarto ordine vi è una stanza chiamata la comunità, dove si conservano gli abiti e panni dei Religiosi con due celle vicine et una loggetta e due astrachi per la ricreatione. L’anno 1632 a 29 di maggio con l’autorità del Diffinitorio del nostro Capitolo Generale celebrato in Roma, vi fu prefisso il numero di 30 Religiosi e al presente vi habitano Sacerdoti numero 8, Chierici numero 4 e Laici Conversi numero 10, cioè:

Sacerdoti:

Il R.P. Marco di S. Rosalia, Priore, della città di Palermo

Il P. David di S. Benedetto, Sottopriore et Maestro dei giovani studenti, panormitano

Il P. Ablisio di S. Michele Archangelo, palermitano

Il P. Diego di S.ta Christina, della città di Trapane

Il P. Pacifico degl’Angioli, Sottomaestro dei giovani

Il P. Theodoro di S. Geronimo, trapanese

Il P. Apollonio della S.ma Trinità, Lectore di Theologia Scolastica, della terra di Cammarata

Il P. Innocentio dell’Epiphania, della medesima terra

Chierici Studenti:

Fra Filippo di S. Caterina da Siena, della Piana dei Greci

Fra Valentino della SS.ma Trinità, della terra di Tortorici

Fra Ludovico del SS.mo Sacramento, palermitano

Fra Simpliciano di S. Giuseppe, della terra di Cammarata

Laici Conversi:

Fra Biagio di S. Fulgentio, trapanese

Fra Martino di S. Carlo, della città di Bisanzone in Borgogna

Fra Gregorio di S. Bartholomeo, della città di Palermo

Fra Bartholomeo di S. Mattia, della città di Trapani

Fra Santo di S. Maria delle Gratie, della sudetta città

Fra Crispiniano di S. Andrea, della medesima città

Fra Santoro di S. Gregorio, della città di Palermo

Fra Giuliano di S. Luca, della città di Trapani

Fra Modesto di S. Leonardo, della medesima città

Un servente secolare

Giovan Battista Pulizzi, della città di Giorgenti

 

Possiede una partita di censo d’annua rendita

di scudi 22 e giulij 6 in tutto esigibli scudi …………………………………….….…  22.6

Possiede elemosina annua certa, che ascende ogni anno a scudi 65 per

agiuto del vestiario, per l’olio dell’Advento et Quaresima et anche per

la festa del Titolare, quali da tre anni in qua non si esigono se non la metà;

detta elemosina s’assegna quasi ogni anno dall’Ill.mo Senato di detta città ….……… 65

Item suol cavare d’obventioni et elemosine incerte, ma consuete, da

diversi benefattori, come pane, vino, oglio, carne et altre cose e

denari, che riducendo il tutto in moneta, raguagliandosi da sei anni

precedenti in qua, si cava che, ogni anno, riceve scudi novecentoquaranta ………… 940

Item elemosine franche, manuali e quotidiane di messe celebrate ogni dì

dalli Padri Sacerdoti della famiglia, dedutti però gli oblighi, tanto delle messe

per li nostri frati defunti, quanto per due anniversarij, raguagliando gli anni

come sopra, ascendono, un anno per l’altro, a scudi centotrentatre e tre giulii ……… 133.3

Item ha cavato per vendita d’alcune robbe da sei anni in qua et raguagliando gli

anni, uno con l’altro, somma per un anno scudi cinquantadue e cinque giulij  ……….. 52.5

Item suol ricevere dalle tonnare per elemosine di pesci, tonni,

et altre robbe di salame, un anno per l’altro, scudi quindici …………………………… 15

Item possiede un mulo per servitio del convento.

 

All’incontro

Il detto monastero ha peso di due messe perpetue cantate ogni anno per due anniversari, una per l’anima dei nostri benefattori, et l’altra per li Padri, madri, sorelle, et amici defunti del nostro Ordine, quali si celebrano gratis. Item per l’anima di ciascun frate che muore in questo convento si applicano tutte le messe che si celebrano ogni dì per tre giorni continui con cinque messe cantate, cioè: in die obitus, tertij, septimo, trigesimo et anniversario, il che si fa occorrendo la morte del nostro Rev. P. Provinciale e del Molto Rev. P. nostro Vicario Generale, et d’alcuni altri Superiori Generali. Per l’anima poi degli altri frati che muoiono in altri conventi di tutta la nostra Congregatione s’applicano tutte le messe d’una giornata con un’altra messa cantata in die obitus. Per elemosina di ciascuna messa manuale si suol dare da otto baiocchi et sino ad hoggi tutte l’elemosine che habbiamo ricevutto per messe, già sono soddisfatte.

Item paga di censi perpetui, ma redimibili, ogni anno scudi quattro e giulij quattro al Monte seu Hospedale di Salemi et sino hoggi si ha pagato per tutta la terza indizione corrente scudi ……………… 4.4

Item paga un altro censo ma redimibile ogni anno scudi ventotto…………………………… 28

Al Monte seu Hospitale di questa cttà, et sin hoggi deve, scudi quarantasei

et tre giulij di maturato per tutta la seconda indizione proxima preterita scudi ….………….. 46.3

Item per spese di fabrica e risarcimenti, così della chiesa

come del convento, ogni anno scudi cinquanta………………………………………………. 50

Item per la sacrestia e sacra suppellettile, cere, ogli, vini, hostie, musiche

et simili cose, sol spendere, un anno per l’altro, scudi ottantacinque ……………..………… 85

Item ha di spesa ordinaria di vitto, comprendendo il grano,

vino et altre cose raccolte nelle cerche, a ragione di scudi

quarantacinque per ciascuna bocca, in tutto scudi novicento novanta …………………….. 990

Item per vestiario de Religiosi et un servente, a scudi cinque per

ciascun Religioso e scudi tre per ciascun servente, in tutto scudi cento tredici …………… 113

Item per medici e medicine, e cirurgici e barbieri ogni cosa si riceve per elemosina.

Item per viatici per occasione de Capitoli, quanto per altri bisogni

della Religione, un’anno per l’altro, scudi vent’uno et un giulio …………………………… 21.1

Item per spese vittuali in occasione di visite di Superiori,

come di forastieri, un anno per l’altro, uno scudi e cinque giulij …….……………………… 1.5

Item per alloggi et hospitationi, così de Religiosi

come di forastieri, un anno per l’altro scudi cinque ……………….………………………… 5

Item per le spese straordinarie, come biancherie, letti et

altri mobili di casa, vasi e robbe di tavola, di cucina e simili,

un anno per l’altro, scudi ventinovi et otto giulij …………………………………………… 29.8

Item per le spese per il mulo del convento, un anno per l’altro, scudi sette …………………. 7

 

Noi infrascritti, col mezzo dei nostro giuramento, attestiamo d’haver fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del monasterio sudetto e che tutte le cose espresse di sopra e ciascuna di esse sono vere e reali, e che non habbiamo tralasciato d’esprimere alcuna entrata o uscita o peso del medesimo monastero che sia pervenuta alla nostra notitia. Et in fede habbiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnata con il solito sigillo, questo dì 20 di marzo 1650.

 

Fra Marco di S. Rosalia, Priore

Fra Diego di S. Christina, deputato

Fra Theodoro di S. Geronimo, deputato

 

Locus + Sigilli

 

Nel testo dell’A.S.R. non compaiono le firme dei relatori ma soltanto tre segni di croce. Inoltre manca il sigillo.