AGOSTINIANI SCALZI
da Provincia
Palermitana, ASV, CSR, Relationes,
6, ff. 15-16v.
RELATIONE
DELLO STATO DEL CONVENTO DELLA SS.ma ANNUNCIATA DELLI
PADRI
SCALZI AGOSTINIANI DELLA CITTÀ DI MESSINA, NEL QUARTIERO DETTO DELLA CIERA,
FUORI DELLE MURA DI DETTA CITTÀ, CALCULATA
HOGI
LI 18 MARZO 1650 IN CONFORMITÀ DELLA CONSTITUTIONE
DELLA
SANTITÀ DI N. S. PAPA INNOCENTIO X PUBLICATA IN ROMA
SOTTO
IL DI 22 DI DECEMBRE 1649
Il monasterio della SS.ma Annunciata delli Padri Scalzi dell’Ordine di
S. Agostino è situato fuori delle porte della città di Messina, sotto il
tenimento della Parrocchia di S. Antonio di detta città, in strada publica et
habitata. Quale convento fu fundato et eretto l’anno 1614, col consenso et
authorità dell’Ill.mo e Rev.mo D. Pietro Ruiz, Arcivescovo di detta città di
Messina, dal P. Giuseppe della Madre di Dio, all’hora Priore dell’altro nostro
convento di S. Restituta della medesima città, a petitione e richiesta delli
fratelli della Confraternita sotto il titulo di S. Maria dell’Annunciata, i
quali li concessero detta chiesa col consenso dell’Ill.mo Arcivescovo con
l’infrascritti patti: cioè che detto P. Giuseppe fosse obligato beneficare e
fundare in detta chiesa e stanza un convento, nel quale habitassero al meno
dodici frati e celebrassero gli divini officij e messe quotidianamente, che
confessassero in chiesa et alli infermi alle case quando fussero chiamati,
cossì parimenti comunicassero in chiesa, di più che predicassero la parola di
Dio nel tempo della Quadragesima et Avento, et altri patti quali si
tralasciano, stante che non stanno più in uso et osservanza, et anco perchè la
Confraternita è già estinta. La sudetta chiesa ha un corpo con cinque altari.
Il convento è situato contiguo con detta chiesa, con il suo claustro serrato per
tutte le parti, con un giardino di merangoli dentro et altri frutti quali
servono per li frati, che se si dovessero vendere si caveria di denari scudi
dui e giulij cinque; teni anco la sua gisterna di bonissima caputa d’acqua
frescha. Il sudetto convento ha dui dormitorij perpetui, uno con setti celli e
l’altro con dieci celle et le sue officine di sotto, cioè cucina, anticucina,
refettorio e dispensa; teni anco altre cinque celle vecchie, quali col tempo si
buttiranno a terra per seguitare il dormitorio novo con altre celle. Al
presente in detto convento vi habitano di famiglia l’infrascritto numero di
frati, cioè: Sacerdoti otto, Chierici due, cioè uno Professo e l’altro Novizio,
Fratelli Laici seu Conversi Professi sette et un altro Novizio, che in tutto sono
diciotto; i nomi dei quali sono l’infrascritti:
Sacerdoti:
Il P. Alberto di S. Francesco di questa città di
Messina Priore
Il P. Humile della Concetione della Vergine,
Sottopriore, della terra di Guidomandri, Diocesi di Messina
Il P. Giacomo di S. Basilio della terra dell’Itala,
Diocesi dell’Archimandrita
Il P. Giuseppe dell’Incarnatione, messinese
Il P. Honofrio della Madre di Dio, messinese
Il P. Paulo di Gesù, messinese
Il P. Alfonso della Beata Rita, messinese
Il P. Pietro del SS.mo Sacramento della terra di S.
Marco, Diocesi di Messina
Chierici:
Frat’Eustachio di S. Agata, Chierico Professo, messinese
Fra Gioachino di S. Anna, Chierico Novitio, messinese
Fratelli Laici Professi:
Fra Basilio di S. Antonio della terra dell’Itala, Diocesi dell’Archimandrita
Fra Stefano di S. Giacomo della terra dell’Itala, Diocesi
dell’Archimandrita
Fra Scipione di S. Restituta, messinese
Fra Giuseppe della S.ma Annunciata, della terra di Rometta, Diocesi di
Messina
Fra Benedetto di Gesù, messinese
Frat’Alberto della Natività della Vergine, del casale dello Foro,
Diocesi di Messina
Fra Felice dell’Ascensione della terra di Mondanici, Diocesi dell’Archimandrita
Novitii:
Fra Nicolao di S. Agostino del casale di Pistunina, territorio di
Messina
Introito
Possede detto convento censi seu legati annui con obligho
di celebrarsi tante messe scudi setti, giulij cinque ………………………….…………
7.5
Possedi censi annuui senza obligo alcuno scudi otto e giulij cinque
……………….… 8.5
Il sudetto convento in tutto e per tutto vive quotidianamente di
elemosina,
stante che non possiede altra cosa. Elemosine ch’entrano al convento
fatte
da cerche dei frati sono li seguenti numerati in prezzo di denari:
dalla cerca del pane verrà ogni anno scudi in circa …………………………………. 150
Dalla cerca del vino, ogni anno in circa scudi …………….…………….……………. 25
Dalla cerca dell’oglio, ogni anno in circa scudi ………………………………………
20
Dalla cerca della foglia e minestra, ogni anno in circa
scudi ………………………… 20
Dalla cerca della pietanza, ogni anno in circa scudi
………………………………….. 75
Dalla cerca della legna, ogni anno in circa scudi….…………………………………..
15
Dalle elemosine che sogliono venire alla sacristia
e mortaggi, ogni anno in circa scudi
…………………………………………………. 39
Elemosina che ci dà la città di Messina a questo
convento per sussidio del vestiario, ogn’anno scudi …………………………………. 50
Elemosina che ci dà la medesima città per ragione di
pochezza del pane che si cerca, ogni anno scudi trentacinque
……………………….. 35
Elemosine ch’entrano alla sacristia per sodisfatione di messe, a
ragione
di baiocchi otto per ogni messa, ogni anno, levati l’oblighi, scudi
…………………. 165
Per altre elemosine straordinarie che sogliono
alle volte venire al convento circa scudi……………………………………………… 50
Di più il sudetto convento deve conseguire un legato, già maturato
il tempo, dall’heredi di Caprì, per una volta tanto, scudi ……………………………
450
Exito
Il sudetto convento teni obligho di pagare ogni anno alla
Compagnia della Madonna del Pilorello in censo redimibile, scudi…………………..
10
Di più paga all’heredi di Pietro d’Alì ogni anno scudi ….……………………………..
2.5
Di più all’heredi di Francesco d’Angilo in censo perpetuo ogni anno
scudi …………. 3.8
Il sudetto convento teni obligo di messe cantate, per ogni mese, messe cinque;
messe lette due; anniversanij due, cioè una messa cantata e l’altra
letta.
Spesa quotidiana che fa il sudetto convento per il vitto e vestito dei
frati,
per la sacrestia e resarcimenti di fabricha: Per pane, ogni anno scudi
in circa ……….180
Per vino, ogni anno in
circa scudi …………….………………………………………. 70
Per pietanza, ogni
anno in circa scudi ………………………………………………… 90
Per oglio, ogni anno
in circa scudi ……………………………………………………. 30
Per minestra, ogni
anno in circa scudi ………………………………………………… 30
Per legna, ogni anno
in circa scudi …………………………………………………… 24
Per vestiario, ogni
anno per ciascheduno frate circa
scudi cinque, che in
tutto ascende alla somma di scudi ………………………………. 75
Per cere, oglio, vino,
hostij e sacra suppellettile scudi
……………………………….. 40
Per
cacio, ogni anno circa scudi venti ………………………………………………… 20
Per
l’infermaria, ogni anno scudi ………………………………………………….…… 5
Per viaggi dei frati e visite dei Superiori, ogni anno scudi….………………………….
15
Per concie e restauramenti delle fabriche, ogni anno scudi
…….………………………15
Il sudetto convento resta, da questa presente giornata,
con obligo di sodisfare messe duecento per la elemosina già intrata manuale. Finalmente,
raccolta tutta la sopradetta spesa, per il vitto necessario dei frati habbiamo
lasciato per ciascheduna bocca scudi trentacinque per ogni anno.
Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d’haver
fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del monasterio sudetto
e che tutte le cose espresse di sopra e ciascheduna di esse sono vere e reali e
che non habiamo tralasciato di esprimere alcuna entrata o uscita o peso del
medesimo convento seu monastero che sia pervenuto alla nostra notitia. Et in
fede habiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnata col
solito sigillo, questo dì et anno ut supra.
Frat’Alberto di S.
Francesco, Priore, confirmo ut supra
Frat’Humile della
Concetione, Sottopriore
Fra Giacomo di S. Basilio
Locus + Sigilli
Nel testo dell’A.S.R. non compaiono le
firme dei relatori ma soltanto tre segni di croce. Manca il sigillo.