AGOSTINIANI SCALZI

da Provincia Palermitana, ASV, CSR, Relationes, 6, ff. 21-23v.

 

RELATIONE DELLO STATO DEL MONASTERIO DE FRATI AGOSTINIANI SCALZI

DELLA CITTÀ DI MARSALA, IN SICILIA

 

Il monasterio della Madonna SS.ma dell’Itria seu Costantinopoli, dell’Ordine de Frati Scalzi Agostiniani d’Italia, situato nel territorio della città di Marsala, Diocesi di Mazzara, è in luogo aperto, lontano da una strada publica passi 75, lontano dal luogo murato passi 290, è vicino al convento delli Padri Minimi per spatio di passi 419; ha parimente vicina un’altra chiesa, chiamata la Madonna della Grotta, qual è solo frequentata nel sabbato, passi 129. Fu fondato et eretto l’anno 1630 con consenso et authorità del Rev.mo Sig.re D. Francesco Elia et Ruibeis, all’hora Vicario Generale, sede vacante di detta Diocesi et delli Signori Giurati di questa città. Ha la chiesa sotto il titolo et invocatione della Madonna dell’Itria seu Costantinopoli, quale è novamente fabricata, lunga canne 14 e larga 3, alta canne 5 et palmi 7 fatta a lamia, con sei cappelle e cappella maggiore. In una di dette sei cappelle vi è una grotta nella quale vi è un altare con l’imagine della SS.ma Vergine Nostra Signora dell’Itria seu Costantinopoli, miracolosamente ritrovata, et nell’inventione di essa fece miracoli per molto tempo, con concorso di gran populo, et il Rev.mo Signore Vicario Generale sopradetto, nella concessione sudetta, si riservò tantum il ius visitandi di detto altare. Il disegno seu pianta della fabrica di detto monasterio è di figura quadrangolare, con il suo claustro largo canne 14 et palmi 4, con 28 celle et tutte altre officine necessarie et al presente già un dormitorio è finito con 9 celle et un altro è cominciato con 4 celle similmente fornite. Sotto il primo dormitorio vi sono altre quattro stanze, due per li servienti oblati et due per officine, et un’altra per la cucina. Sotto il secondo dormitorio vi è un altra officina, et un’altra stanza per lavare li panni. Tiene anche già finite la portaria, et anteportaria, et parlatorio; sopra della portaria vi è un’altra cella, alla quale vi è contigua un’altra stanza per il choro di notte, et sotto di essa vi è il choro di giorno con un’altra stanza, inanzi vi è ancora il refettorio, et altre stanze necessarie per commodità de Religiosi. Tiene anche l’infermeria dentro la sudetta città di Marsala, vicino le muraglie di essa per magior comodità de i medici et facilità per li medicamenti necessarij, con le officine opportune per l’infermi, et serventi di essi. L’anno 1632 a 29 di maggio, con l’authorità del Diffinitorio del nostro Capitolo Generale celebrato in Roma, vi fu prefisso il numero di trenta Religiosi, et al presente v’habitano di famiglia Sacerdoti numero quattro, avvertendo che nel mese di novembre proximo passato erano cinque, et perchè andò all’altra vita il Padre Sottopriore, chiamato il Padre fra Salvatore di S. Evodio di Monteleone, restorno solamente quattro; Chierici Professi numero due, Laici Professi numero cinque, oblati serventi numero due et un seviente secolare, i nomi de quali sono li seguenti, cioè:

Sacerdoti:

Il R.P. Fra Prospero da S. Monica, della città di Palermo, Priore

Il R.P. Fra Giorgio da S. Christina, di Carini

Il R.P. Fra Ignatio della S.ma Trinità, della città di Messina

Il R.P. Fra Antonio della Visitatione, della terra di S. Marco

Chierici Professi:

Fra Basilio di S. Thomaso d’Aquino, della Gibellina

Fra Angelo di S. Michele Archangelo, di Partanna

Conversi:

Fra Hippolito di S. Paulo, di S. Lucia

Fra Annunciato di S. Francesco, di Capizzi

Fra Alesio di S. Anselmo, della città di Palermo

Fra Andrea di S. Giuseppe, della terra di S. Marco

Fra Isidoro di S. Monica, di Salemi

Oblati serventi:

Fra Giovanni Pipituni, di Marsala

Fra Giovanni Nienna, di Marsala

Cola Vincenzo Mannuni, serviente secolare di Marsala

 

Possiede due terreni contigui lavorativi quali sono ambidue di quantità

e misura di tumuli dieci, i quali, raguagliandosi la rendita di sei anni

precedenti, si calcula che rendino, ogni anno, detracte tutte le spese,

et casi di grandini, sterilità et altri fortuiti, scudi undici e due giulij ……………………….. 11.2

Item possiede alcune casette fuori delle muraglie di detta città, vicine

al detto monasterio, di numero 7 d’annuo affitto, detratte le reparationi

et acconcini, raguagliati alli sei anni precedenti, scuti tre e giuli quattro …………………… 3.4

Item possiede altre casette, simili alle sudette di numero 6, ma dal mese

di luglio proximo passato in qua, con obligo di celebrarci numero di messe

300 in questo modo però che exigendo l’annuo affitto di dette case, per la

terza parte di detta exigenza si celebrino tante messe quanto corrispondino a

detta somma sinchè s’arrivi al detto numero di trecento, ma per una volta

tanto. Dal mese di luglio proximo passato, per tutto detto mese dell’anno

seguente futuro, s’appigionorno solamente quattro di dette casette, per

quattro scudi un giulio e sei baiocchi, et s’hanno exatto uno scudo e sei giulij ……………… 1.6

La terza parte di detta exigenza è cinque giulij et tre baiocchi per li

quali s’hanno celebrato sette messe a ragione d’otto baiochi l’una.

Item possiede elemosina annua certa, che ascende ogn’anno a quaranta

tre scudi, due giulij et quattro baiocchi, per agiuto del vitto et vestito

pagati ogn’anno dalla sudetta città, con la confirma del Real Patrimonio.

Item suol cavare d’obventioni, et elemosine, in certe ma consuete, da

diversi benefattori come pane, vino, oglio, carne, pesce, tonnina et altre

cose, et denari, che riducendo il tutto a moneta, et raguagliando gl’anni come

sopra, si calcula che ascendino ogni anno a scudi duecento quaranta quattro …………….. 244

Item elemosine franche, manuali, et quotidiane di messe celebrate ogni dì dalli

Padri Sacerdoti della famiglia, dedutti però gl’obblighi tanto delle messe per li

nostri frati morti, quanto per dui anniversarij, raguagliando gl’anni come sopra,

ascendono, un anno per l’altro, a scudi cento decinove cinque giulij e doi baiocchi ………119.5.2

Nel sopradetto claustro vi sono seminate alcune cose d’hortagio, come

insalata, finochio le quali, detratte le spese, rendono, un anno per l’altro, scudi ……………14.4

Item possiede un giardino contiguo al detto monastero, quale serve per

recreattione ordinaria delli frati, con alberi d’olive numero 33, di meli

granati numero 60 con altri pochi alberi di frutti e pergole d’uve di

diverse sorti, nel qual ancora si solino coltivare diverse herbe di ortagi.

Di più vi sono 14 cupij d’ape che, detratte le spese e

raguagliati gl’anni come dietro, rendono, un anno per l’altro, scudi …………… ………… 16.8

Item possiede bestiame, cioè due vacche quali si moltiplicano, acciò

con il prezzo di essi si seguiti la fabrica del convento conforme s’ha fatto

gl’anni passati nelli quali havendo posseduto più numero di detti animali

si sono venduti per agiuto della fabrica della chiesa, essendo stati dalli devoti

per questo fine et cossì da sei anni in qua detto bestiame s’ha venduto scudi …………….. 355.2

Item possedeva un terreno lavorativo, quale ci fu lasciato da un devoto che si

potesse vendere per augmento della fabrica, et già s’è venduto, servatis servandis,

per prezzo di scudi cinquantanovi, nove giulii, cinque baiochi ed un quatrino,

quali s’applicorno per la fabrica della chiesa, et inanzi che si vendesse ci rendeva,

anno per anno, scudi 4.5.6 et questo per anni quattro continui.

Possiede una mula per servitio della necessità del convento.

Item ha cavato per vendita d’alcune cose e d’altre elemosine

incerte, da sei anni in qua, ogn’anno, scudi 45 et 8 baiocchi ……………………………….  5.8

 

Pesi

All’incontro il detto monasterio ha peso di due messe perpetue cantate ogn’anno, per due anniversarij, una per l’anima de nostri benefattori et l’altra per li padri, madri, frati e sorelle et amici defunti del nostro Ordine. Quali anniversari si celebrano gratis. Item per l’anima di ciascun frate nostro che muore in detto convento si applicano tutte le messe che si celebrano ogni dì, per tre giorni continui, con cinque messe cantate cioè in die obitus, tertio, septimo, trigesimo, et anniversario. Il che si fa ancora occorrendo la morte del nostro Rev. P. Provinciale, et di tutti gli altri Superiori Generali. Per l’anima poi degl’altri frati che muoiono in altri conventi di tutta la nostra Congregatione, s’applicano tutte le messe d’una giornata con un’altra messa cantata in die obitus. Per elemosina di ciascuna messa manuale si suoi dare baiocchi otto et sin hoggi tutte l’elemosine habbiamo ricevuto per messe, già sono sodisfatte.

Item paga di censi perpetui ma redimibili

ogn’anno uno scudo, quattro giulij e quattro baiocchi ………………………………………….. 1.4.4

Item ha debito di detti censi annui, scudi sette, giulij due

e baiocchi otto, quali si sogliono lasciar per elemosina ………………………………………… 7.2.8

Item per spesi di fabrica di nuova structura,

cossì della chiesa come del convento ogn’anno scudi …………………..…………………… 103

In quanti anni si può finire ? Deus scit, perchè depende dall’elemosine dei benefactori.

Item per la sacristia et sacra suppellettile, cere, ogli, vini, hostie,

musiche et simili cose suol spendere, un anno per l’altro, scudi ……………………………… 24.9

Item ha di spesa ordinaria di vitto, comprendendo il grano, vino, et altre cose raccolte

ne i beni del monastero a ragione di scudi 29 per ciascuna bocca, in tutto scudi ……………. 406

Item per vestiario de Religiosi e serventi, a scudi tre per ciascun Religioso,

et per ciascun servente a scudi due, in tutto scudi trentanove dico …………………………… 39

Item per medici e medicine, cirurgici e barbieri, ogni cosa si riceve per elemosina.

Item per viatici, per occasione de Capitoli, quanto per altri bisogni

della Religione, un’anno per l’altro, scudi diciotto et un giulio ……………………………… 18.1

Item per spese vittuali in occasione di visita de Superiori, un anno per l’altro, scudi due ……. 2

Item per alloggi et hospitationi, così de Religiosi,

come de forastieri, un anno per l’altro, scudi uno ……………………………………………... 1

Item per le spese straordinarie, come biancarie, letti, et altri mobili di casa,

vasi e robbe di tavola, di cucina et simili, un anno per l’altro, scudi 34 ed otto giulij ……….. 34.8

Item per le spese della mula del convento, un anno per l’altro, scudi sette …………………… 7

Item per affitto d’una casa dentro la suddetta città, che serve

per infermeria, deve scudi otto quali si potrano pagare fra un anno.

 

Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d’haver fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del monastero sudetto et che tutte le cose espresse di sopra, e ciascuna di esse sono vere e reali et che non habbiamo tralasciato d’esprimere alcuna entrata, o uscita, o peso del medesimo monastero che sia pervenuta alla nostra notitia. Et in fede habbiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano, et segnata con il solito sigillo, questo dì 16 marzo 1650.

Fra Prospero di S. Monica di Palermo, Priore indegno

Fra Giorgio di S. Christina di Carini

Frat’Antonio della Visitatione della terra di S. Marco

 

Locus + Sigilli

 

Nel testo dell’A.S.R. non compaiono le firme dei relatori ma soltanto tre segni di croce. Inoltre manca il sigillo.