AGOSTINIANI SCALZI
da Provincia
Palermitana, ASV, CSR, Relationes,
6, ff. 29-31, 32v.
RELATIONE
DELLO STATO DEL MONASTERO DE I SANTI
NICOLÒ
VESCOVO E NICOLÒ DI TOLENTINO
DELLA
TERRA DELLA PIANA DE GRECI DI SICILIA
Il monasterio delli Frati Scalzi dell’Ordine di S. Agostino situato
nella terra della Piana del Regno di Sicilia, Diocesi di Monreale, è nell’ingresso
e principio della più maggiore e principale strada et have anco alcune case et
habitatione de genti alquanto vicino. Fu fondato et eretto l’anno 1619 col
consenso et autorità dell’Ill.mo Mons. D. Ludovico Torres all’hora Arcivescovo
di Monreale (1),
dal quondam Nicolò Matragna, quale s’obbligò con atto publico di edificare e
compire fra il termine d’anni doi la chiesa et il convento, o almeno ridurre la
fabrica a termine che vi potessero habitare con ogni commodità almeno quindici
Religiosi et i Padri all’incontro s’obligorno applicare una messa al giorno in
perpetuum ad intentione di detto fondatore. Quale messa non se l’applica
stante, dopo la morte del sudetto Nicolò fondatore, i suoi figli et heredi non
l’hanno voluta più compire ne agiutare a fabricare la detta chiesa e
monasterio, conforme all’obligo et intentione del loro padre. Ha la chiesa
sotto il titolo et invocatione de i Santi Nicolò Vescovo e Nicolò di Tolentino.
Il sudetto monasterio tiene una bellissima fabrica, consistente in una chiesa
non compita con tre cappelle, sacrestia grande a lamia, un oratorio ove vi è
fondata una Congregatione dei secolari. Tiene tutto l’appedamento e gran parte
di fabrica d’un lungo dormitorio fatto a galeria con novi celle quali
s’habitano e altre quattro stanno per fornirsi et habitarsi quanto prima, e di
più fornito di buone officine come portaria, refettorio, antirefettorio,
dispensa, cucina, forestaria, e molte altre stanze per uso e commodità delli
frati. Nel sudetto monasterio al presente vi habitano di famiglia sei Padri
Sacerdoti, un Chierico, tre Fratelli Conversi, et un servente secolare, cioè:
Sacerdoti:
Il P. Ottaviano della Natività del Signore, Priore della città di
Palermo
Il P. Paulo di S. Pietro, Sottopriore, maltese
Il P. Valerio di S. Matthia, panormitano
Il P. Lorenzo di S. Vito, della Piana
Il P. Aloiggi di S. Vincenzo Martire, di Venetico
Il P. Serafino di S. Tommaso, della Piana
Chierici:
Fra Domenico della Croce, della terra di Partanna
Conversi:
Fra Paolino del SS.mo Sacramento, della Piana
Fra Nicolò dell’Assunta, della Piana
Fra Domenico di S. Vincenzo, della Piana
Tiene il sudetto monasterio nel suo claustro un giardino et un horto
con diversi alberi fruttiferi e suoi passeggi, pergoliti, con un pozzo
grande e, raguagliandosi il frutto di sei anni precedenti, si calcula
che rendono, ogni anno, detratte le sterilità, case rusticali,
grandini et altri fortuiti e spese, un anno per l’altro, scudi quindici
………………. 15
Item possiede un’altro orto confinante a precedente,
quale suole affittarsi, un anno per l’altro, scudi dieci ……………………………..
10
Item possiede alcune entrate sopra certe case quale,
un anno per l’altro, rendono scudi dodici e giulij tre …….………………………..
12.3
Item d’elemosine di messe manuali franche celebrate ogni dì
dalli Padri Sacerdoti della famiglia, detratti però tutti gl’oblighi
tanto
delle messe quali sogliono applicarsi per li nostri frati defonti, come
anco
degl’oblighi perpetui e temporali, conforme al suo loco s’esprimerà,
raguagliati gli anni come sopra, un’anno per l’altro, scudi cento
cinquanta ……… 50
Item possiede venti alveari d’api
quali, un’anno per l’altro, detratti infortunij, scudi
dieci………………………….. 10
Item suol cavare d’obventjoni et elemosine, incerte ma consuete,
da diversi benefattori, pane, grano, vino, oglio, orgio, carne,
tonnina,
cacio, legumi, lana, tela, et altre cose e denari che, riducendo il
tutto
a moneta e raguagliati gli anni come sopra si calcola
che ascendono, un anno per l’altro, a scudi quattrocentocinquanta
….………….. 450
_______________
Scudi 647.3
All’incontro il sudetto monasterio non ha debito alcuno d’annue
prestationi ne contributioni. Tiene peso di messe quarant’una ogni anno in
perpetuum et ancho gl’oblighi occorrenti delle messe per li frati defonti,
quali messe già sono detratte dal numero delle messe quotidiane che si
celebrano alla giornata dalli Padri della famiglia.
Per risarcimenti così della chiesa come del monasterio, un anno per
l’altro, scudi sei ……... 6
E respetto al compimento della fabrica del monasterio depende dalla
volontà et elemosina delli benefattori, però la fabrica della chiesa forse si
porterà a fine, stante habbiamo per legato di doi nostri benefattori scudi
trecentocinquanta e quanto prima si comincerà a fabricare e si spedirà di tutto
conto.
Item per la sacrestia e sagra suppellettile, cera, oglio, vino, hostie,
et per la festività della chiesa, un’anno per l’altro, scudi
venticinque …….……….………. 25
Item ha di spesa ordinaria di vitto, comprendendo il grano,
vino, oglio, legumi, ove, caio, tonnina, et altre cose simili
dalle cerche, a ragione di scudi quarantacinque per ciaschuna
bocca, in tutto, un’anno per l’altro, scudi quattrocentocinquanta
………………….………. 450
Item per vestiario de Religiosi a scudi dieci a ciascheduno Religioso,
scudi cento ……….. 100
Medicine, medici e barbieri habbiamo per amore d’Iddio.
Item per spese straordinarie di infermeria, un’anno per l’altro, scudi
cinque ……….………. 5
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Scudi 586
Item per viatici delli frati quando sono mandati
da un convento a un altro, un anno per l’altro, scudi cinque
………………………………… 5
Item per viatici, tanto per occasione dei Capitoli Generali,
quanto per le visite che fanno li Superiori, ogni anno scudi tredici
….…………………….. 13
Item per salario d’un garzone per servitio del convento
e per spese di due mule che tenemo, scudi trentadue ………………………………………. 32
Item per spese straordinarie come letti, coperte, et altri mobili di
casa,
vasi e robbe di tavola, e di cucina e simili, un anno per l’altro,
scudi venticinque ………… 25
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Scudi
661
Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d’haver
fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del monasterio sudetto
e che tutte le cose espresse di sopra e ciascuna di esse sono vere e reali e
che non habbiamo tralasciato d’esprimere alcuna entrata, o uscita, o peso del
medesimo monasterio che sia pervenuto alla nostra notitia. Et in fede habbiamo
sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnata con il nostro solito
sigillo, questo dì ultimo di febraro 1650.
Fra Ottaviano della Natività del Signore, Priore
Fra Paulo di S. Pietro, Sottopriore
Fra Lorenzo di S. Vito, deputato
Locus + Sigilli
Relatione dello stato del monasterio dei Santi Nicolò Vescovo e Nicolò
di Tolentino della terra della Piana dei Greci di Sicilia.
Nel testo dell’A.S.R. non
compaiono le firme dei relatori ma soltanto tre segni di croce.
(1) Nel 1619
l’arcivescovo di Monreale era Arcangelo Gualtieri