CONGREGAZIONE DI CENTORBI, Sommarii dei Revisori

Convento di S. Maria di Licci di Castelbuono, ASV, Relationes, 6, ff. 43-45, 46v.

 

[CASTELBUONO - S. MARIA DI LICCI]

 

1) Il monasterio di S. Maria di Licci delli Padri di S.to Agostino della riforma di Sicilia situato fuori della cittΰ di Castelbono miglia dui, diocesi di Messina, et eretto l’anno 1607 dal Padre Filippo Lo Possente della terra di Militello e da frat’Agostino da Caccamo, con la licenza et auttoritΰ dell’Ill.mo e Rev.mo D. Andrea Mastrillo, allora Arcivescovo di Messina, per quanto mi θ stato riferito perchθ non appare detta fundatione, con patto di commorarci alcuni Padri et almeno un Sacerdote e dui Laici.

2) L’anno milleseicento et otto dall’Ecc.mo Signor Marchese di Geraci, vista la bona edificatione di detti Religiosi, ci concesse otto salmi di terra lavorativi; l’anno milleseicento e quindici ci fece un’altra donatione di detti terre con un’altra salma di piω che fanno nove, con patto che detti Religiosi mancandoci di starci o lassandolo, o vindendolo casca in commisso a detto Marchese una con tutti li frutti.

3) Item detto monasterio contiene una chiesa di lungheza canne sei e di larghezza tre canne e meza et ogni canna s’intende palmi otto, contiene ancora rifettorio, cocina, dispensa di vino, stalla, stanza di paglia, stanza di legni, capitulo e luogo comune, sacristia, maghazeno e dodici cammere e detto convento θ claustrato e finito.

4) Al presente in detto monasterio vi habitano di famiglia Sacerdoti numero tre, cioθ:

Sacerdoti:

Padre Alberto Abate, di Caccamo, Priore

Padre Michele di Geraci, di cognome San Marco

Padre Gregorio Gratiano, di Caccamo

Chierici:

Fra Gabriele Buleici di Palermo

Laici:

Fra Salvaturi Gandolfu, di Vizzini

Fra Egidiu D’Amico

Fra Beneditto di Nescito, di Piazza

5) Possiede detto monasterio salme nove di terre, quale con seminarli e cultivarli

con nostri bue e con li travaglia delli frati e terraggi che se ni cavano dedutte

tutte le spese, un anno per l’altro, di sei anni in qua, quaranta scudi di moneta romana …………. 40

6) Item possiede una vigna vicino a detto monasterio di migliara cinque,

quale detratte le spese e fortuiti, se ne cava, un anno per l’altro, scudi quaranta ………………….40

7) Item possiede un luogo di olive in detto territorio di Castelbono,

quale detratte tutte le spese, un anno per l’altro, rende scudi due ……………………………….… 2

8) Item possiede tumina cinque di terre lavorative e se ne cava, un anno per l’altro, scudi due ….. 2

9) Item possiede molti alberi di censi seu mori, quali detratti

tutte le spese, un anno per l’altro, scudi venti quatro se ne cavano ………………………………..24

10) Item possiede un giardino di foglie, alberi di fico, pira, cirasi, castagni,

dalli quali detratti le spese, sene cava, un anno per l’altro, scudi vinti …………………..………. 20

11) Item possiede un’infirmaria nella cittΰ in quatro stanze e suo orticello

serrato di mura, quale serve per l’infirmi.

12) Item possiede censi annuali in due partiti e sono esigibili scudi novi ………………………… 9

13) Item possiede fra pecore e capre numero venti quattro, e dui buoi,

e se ne cava, un anno per l’altro, detratte le spese, scudi dieci ………..…………………………. 10

Item si suol cavare di obventioni et elemosine incerte, ma consuete da diversi

benefattori: pane e formento, orgia e legumi e carne e tonnina e caso, lana, oglio,

cera, tela e seta et altre cose, un anno per l’altro, scudi centoventicinque ………………………. 125

Item suol cavare dalla cittΰ di elemosine scudi dudici ……….…………………………………… 12

Item per messe cotidiane a raggione di otto baiochi,

da sei anni in qua, un anno per l’altro, scudi quindici …………………………………………….. 15

Item possiede un mulo et un cavallo per servitio di detto monasterio.

Item tiene scudi quindici di censi annuali, scudi quindici quali ci dette il Marchese di Geraci l’anno 1615, rendici mentre fu vivo detto Marchese, dopo la sua morte, l’altri successori non l’hanno voluto piω paghare e sono inesigibili. Il convento deve havere per una volta tantum scudi quaranta.

All’incontro

Il detto monasterio ha peso di una messa il sabato perpetua dalla quale ni ha hauto le terre come appare al numero 20 dell’introito. Item il detto monasterio tiene obligo di sodisfare una messa il giorno per tutto il mese di luglio del anno presente. Item tiene obligo dire trenta messe una volta tantum.

Item ha di dare una volta tantum quattro scudi ……………………………………………………… 4

Item per spesa di risarcimenti di fabrica, scudi cinque ……………………………………………… 5

Item ha di spesa per la sacristia, per oglio, cera, et altre cose necessarie, scudi quindici …………...15

Item per medici e medicine si hanno per caritΰ.

Per il barbiero, uno scudo l’anno …………………………………………………………………….. 1

Item per occasione di Capitulo Generale, Provinciale, visite e viaggi, scudi sette ……………………7

Item per alloggi cosμ di Religiosi come di devoti seculari, scudi quindici ……………………..…... 15

Item per spesa straordinaria, bianeharia e letti e robbe di cucina, scudi sei …………………………..6

Item per spesa de li malati per mangiare, scudi quattro ……………………………………………….4

Item per un serviente, scudi venti l’anno ………………………………………………………..….. 20

Item per vestiario e scarpi, scudi trentasei ………………………………………………………….. 36

Item suol paghare ogni anno, per servitio delli cavalcaturi

al ferraro et altri servitij del convento, scudi dieci …………………………………………………. 10

Item ha di spesa ordinaria di vitto comprendendo il grano, vino

et altre cose raccolte nelli beni del monisterio, a ragione di scudi

vinti per ciascuna bocca, sommano per setti, cento quaranta scudi ………………..……………… 140

Questo convento ci avanzano quaranta scudi che ci ponno stare

altri due Religiosi o tre come per il passato ci sono stati piu o meno.

 

Noi infrascritti col mezzo del nostro giuramento attestiamo d’haver fatto diligente inquisitione et raccognitione dello stato del monasterio sudetto e che tutte le cose espresse di sopra e ciascuna di esse sono vere e reali e che non habiamo tralasciato di esprimere alcuna entrata, ς uscita, o peso del medesimo monasterio che sia pervenuto alla nostra notitia. In fede habbiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano e signata col solito sigillo, questo dμ 26 di marzo 1650.

Fra Alberto Abbati della cittΰ di Caccamo, Priore del sopradetto convento

Fra Gregorio di Gratiano di Caceamo, deputato

Fra Micheli Pira di Caccamo, deputato

 

Locus + Sigilli

 

Relatione si dona all’Eminentissima Sacra Congregatione dei Cardinali per li Padri Reformati di S.to Agostino della cittΰ di Castelbono della Congregatione di Sicilia.