da
Archivio generale agostiniano - Roma. Relationes innocentianae, Ii 6,
ff. 1-11).
Relatione del Convento Maggiore di S.
Agostino di Palermo, 16 aprile 1650
Il Convento di S. Agostino di Palermo (θ) situato
dentro listessa cittΰ poco lontano dalla muraglia verso tramontana in strada
publica e popolata. Della sua fondazione non vi θ certezza. Benvero che
nellanno 1264, o al piω 1268, nel detto convento prese lhabito del Padre S.
Agostino il Beato Agostino Novello da Termini consigliero di Manfredi Re di
Sicilia, quale regnς dalli 1256 sino alli 1265, e detto Beato Agostino poi fu fatto Sacrista, come
riferisce il Rev.mo Maestro Angelo Rocca nella sua Cronistoria pag. 60 e nei
parali pomeni pag. 128, il Beato Giordano di Sassonia libro 2, cap. 7 nel suo Vitas
Fratrum; e per lincertezza della fondazione non sha notizia col qual consenso
e autoritΰ, o con quali assegnamenti, obblighi, e patti fosse fondato. Sta la
Chiesa sotto il titolo S. Dionigi, ma comunemente θ detta la Chiesa di S.
Agostino. Detta Chiesa ha la porta maggiore verso ponente, di longhezza canni
23 inclusovi il Choro; la larghezza θ di canni 5 e tre palmi (nota che la canna
θ palmi 8). Al mezzogiorno vi sono sei cappelle sfondate di larghezza e
longhezza canni due; alla parte di tramontana vi sono otto cappelle di sfondato
palmi sei, e non piω perchι corrispondono ad una ala del claustro; sopra la
porta maggiore vi θ un letterino fondato sopra tre archi e due colonne di
longhezza due canne e due palmi e la larghezza θ quanto la larghezza della
Chiesa; vi sono altre quattro porte piccole, due verso mezzogiorno e due verso
tramontana. Il tetto θ di legname depinto, vi sono 21 altari. La facciata del
choro θ tutta di marmo sino al tetto con la vita del Padre S. Agostino
intagliato, e molti miracoli della Madonna del Soccorso, con altre statue
grandi di marmo. Innanzi laltar maggiore vi θ una balaustrata di pietra
porfidiana con 26 pilastri, e cornicioni sotto e sopra dellistessa materia.
Sacrestia.
La Sacrestia θ a volta, dove sono depinti i quattro
Dottori, e di canni quattro e mezza di quattro con i suoi casciarizzi e
spalliere e seditori di legname a fronte spizio della porta vi θ un altare con
un sfondato ove si conservano le Reliquie, appresso vi θ una stanza a volta
detta il Thesauro di longhezza quattro canni e di larghezza due, ove si
conservono tutti lapparati e tutta largenteria et ove sta il deposito del
convento.
Claustro.
Dalla porta della sacrestia, ove θ contigua una porta
piccola della chiesa si entra al claustro di canni sedici di quattro tutto a
volta depinto con la vita del P. S. Agostino e consta di colonne ventotto di
marmo, in mezzo vi θ un giardino di melarangi e limoni fatto con le sue
spalliere et in mezzo del giardino vi θ una fonte grande di marmo con quattro
canali dacqua. Nellala del claustro verso ponente vi θ la porta grande del
convento con una entrata a volta di canni due e palmi sei di longhezza e canne
due e palmi quattro di larghezza con suoi aspettatori di legno ed una camera
contigua dellistessa grandezza per il portinaro. Al fine dellala del claustro
verso tramontana vi θ il Capitolo dove si legge di larghezza due canni e cinque
palmi e di longhezza tre canni e sei palmi con li suoi aspettatori attorno di
legno e li banchi di scrivere e la cathedra. Dentro listesso capitolo vi sono
due porte uguali per dove sentra in una stanza grande fatta a volta ove si
uniscono li Congregati della Madonna del Soccorso e del S. Ladrone, detta
stanza θ di canni dieci di longhezza e di larghezza canne tre e palmi sei con i
suoi aspettatori di legno, altare sirchiato, letterino sopra laltare e sotto
il letterino una sacrestia piccola. Nel fine dellala del claustro verso
levante vi θ la porta della clausura, a frontespizio vi θ la scala grande del
dormitorio di larghezza una canna, tutta a volta con li suoi riposi, e con 30
scalini di pietra. Nella detta porta della clausura al primo scalino della
detta scala a man destra vi θ una porta, che entra al Silenzio, quale θ a
volta, lungo canni cinque, e largo tre canne e due palmi con li suoi
aspettatori. Alla parte destra del capitolo vi θ il Refettorio a volta lungo
canne nove e largo quattro canne e mezza con sette tavole grandi, spalliere di
legno, pulpito, et altri stipi necessarij. A man sinistra di detto capitolo vi θ
un fenestrone della cocina, quale θ di larghezza canne tre e di longhezza canne
quattro col suo canale di acqua e tavola di pietra detta ... e fontana dentro,
e una stanza che serve di riposto. Alluscire di detta cucina verso tramontana
vi θ un corritore dellistessa cocina, alla di cui parte destra vi θ un damuso,
che serve per carcere, lungo canne due e largo una canna. Alla parte sinistra
dellistesso corritore vi θ la barberia lunga canne due e larga una canna e
mezza con un canale dacqua e tavola di pietra, dove ancora si lavano le
tonache bianche delli Religiosi. Al fine della barberia vi θ un portone grande
con sua porta verso tramontana, ove θ un atrio grande lungo e largo canne nove,
e verso maestrale vi θ una fabrica cominciata per un nuovo dormitorio canne due
alta sopra terra con quattro fenestroni. Vicino a detto portone vi θ un andito
lungo canne cinque e largo due canne e mezza, nel fine del quale vi θ la porta
dei carri che esce fuori alla strada. Nelluscire dalla porta del Silenzio
verso levante vi θ un atrio lungo sei canne e palmi due e largo canne cinque e
mezza; a man sinistra vi θ la cantina lunga cinque canne e mezza e larga tre
canne e palmi due, e alla porta di detta cantina vi θ un canale dacqua con il
suo fonte. In mezzo del detto atrio vi θ un pozzo, e nel fine alla parte destra
vi θ una scala con quindici scalini di pietra con suo balcone, dove vi θ un
appartato di cammere consistenti in una sala, cammera e camerino et un astrico
scoverto; sotto le dette camere vi θ il forno con quattro stanze et un cortile.
Sotto lastrico di dette cammere vi θ un corritore scoverto di longhezza canne
sedici e di larghezza canne una e palmi sei. Alla parte sinistra di detto
corritore vi sono due cammere terrane, appresso dette camere terrane vi θ la
porta del noviziato con un cortile lungo canne sei e largo canni due e palmi
tre et appresso il cortile vi θ un giardino quanto il detto cortile con un
fonte di acqua corrente. Alla parte sinistra del detto cortile vi θ la porta
per dove sentra alla scola, e dopo la scuola vi θ loratorio col suo Altare.
La scola θ di longhezza due canne e mezza e di larghezza una canna e sei palmi
e simile grandezza tiene loratorio; a faccia la porta della scola vi θ una
scala di pietra di 14 scalini nel fine della quale a man destra vi θ la camera
del Padre maestro dei novitij e a man sinistra vi θ il dormitorio dei novitij
longo canne otto, largo palmi sei e vi sono sette cammere. Appresso il
noviziato vi θ un atrio piccolo con una scala di 25 scalini di pietra di dove
sascende ad un appartato con una sala et una camera, e sopra detto appartato
vi sono altre due camere et una loggia scoverta. Appresso detto atrio piccolo
vi θ una camera che serve per officina e luogo di legni, e contigua a detta
officina vi θ una scala con 21 scalini per dove sascende ad un appartato ove
sono una scala grande, due cammere, e due arcovie, e sopra dette stanze vi sono
altre due camere.
Dormitorij
del convento.
Finita la scala grande, che va al dormitorio, a man
destra vi sono cinque scalini, e sascende al dormitorio piccolo, lungo canne
undici e mezza e largo canne una e mezza, coverto di tavole lavorate, che si
fanno il soffitto, qui vi sono quattordici cammere, sette da una parte, e sette
dallaltra et a frontespizio vi θ unaltra camera, et appresso un camerino che
serve per riposto. A man sinistra della detta scala grande vi θ una volta lunga
canne tre, e larga canne due con un astrico scoverto contiguo della stessa
grandezza, e qui vi sono li luoghi comuni verso levante. Nel fine di detta
volta verso levante vi sono le camere della Regentia con un salone grande a
volta, una camera grande, et un camerino. A man sinistra della detta volta
verso mezzogiorno vi θ il dormitorio grande di longhezza canne sedici, e
larghezza canne due fatto a volta con 16 camere. Nel fine del detto dormitorio
a man sinistra vi θ una scala di pietra per la quale si cala alla sacrestia, et
al choro, et unaltra scaletta di quattro scalini, per la quale sascende da
una parte al campanile, e dallaltra ad uno appartato ove sono un salone, un
arconito e due cammarini. Nel fine del detto dormitorio a man destra vi θ una
scala per la quale sascende ad un appartato con due cammere, un camerino, et
una loggia scoverta, e sotto dette camere, che servino per foresteria, vi θ una
porta per dove si va allorgano, e dopo una loggia scoverta lunga quanto unala
del claustro verso ponente a frontespizio vi sono cinque scalini per li quali
sascende ad una cammera; a man sinistra vi θ la porta che va al letterino, et
a man destra sopra lala del convento verso tramontana vi θ linfermeria con un
salone, due camere grandi et una cucina; appresso detta infermeria vi θ un
appartato sopra listessa ala del claustro, ove sono una sala, tre camere et un
astrico sopra scoverto, e detto appartato tiene lingresso nel fine del
dormitorio piccolo. Nel detto convento non vi fu mai prefisso numero di
Religiosi, ma al presente vi commorano di famiglia sacerdoti numero trentatre,
cioθ:
Maestro fra Melchiorre La Mammana di Regalbuto.
Maestro fra Donato Gargano di Palermo.
P. Bacc.re Gregorio Sanfilippo di Palermo.
P. Bacc.re Giovanmaria Sciattiglier di Piazza.
P. Bacc.re Luca Caro di Palermo.
P. Bacc.re Damiano Patella di Palermo.
P. Bacc.re Celestino Sinagra di Lalofra.
P. Bacc.re Vincenzo Castiglione di Trapane.
Sottopriore.
P. Bacc.re Angelo Farruccia di Malta.
P. Bacc.re Carlo Sileci di Palermo, maestro dei
novitij.
P. Bacc.re Custodio Granata di Messina.
P. Bacc.re Clemente Costa di Girgente.
P. Lettore Egidio Caramanna di Malta. Respondente.
P. Giovan Filippo Gualiari di Regalbuto. Maestro di
studio.
P. Nicolantonio Calμ di Regalbuto.
P. Nardo Glorioso di Palermo.
P. Paulo Bentivegna di Regalbuto.
P. Agostino Sacca di Palermo.
P. Marcello Virgilio di San Marco.
P. Cosmo Ventorino di Trapane.
P. Agostino Longo di Tusa.
P. Girolamo Badanza dAdernς.
P. Costantino Virga di Palermo.
P. Giulio Corcisello di Malta.
P. Guglielmo La Rosa di Palermo.
P. Antonio Christi Napolitano.
P. Filippo Salvagio del Busacchino.
P. Paulo Quaglino di Coniglione.
P. Nicola Ardizzone di Castelvetrano.
P. Pietro Giovanni Gatto di Palermo.
P. Raffaele La Manna di Regalbuto.
P. Alfonso Priolo di Naro.
Professi
Fra Ottavio Mattei di Palermo.
Fra Fulgenzio Amoroso di Taormina.
Fra Flaminio Ingrassia di Regalbuto.
Fra Alfonso Biondo di Castrogiovanne.
Fra Francesco Maria Canfora di Messina.
Fra Felice Lazzara di S. Marco.
Fra Paolo Episcopo di Trapane.
Fra Giovan Marcello Spinello di Palermo.
Fra Melchiorre Minutilla di Palermo.
Novitij
Fra Guglielmo Lianza di Palermo.
Fra Bartolomeo Mazza dAssaro.
Fra Marcello Maunelli di Palermo.
Fra Francesco La Gatta di Palermo.
Fra Daniele Sinagra di Regalbuto.
Fra Salvatore Rosso di Palermo.
Fra Guglielmo Virgone di Naro.
Fra Thomaso Balsamo di Coniglione.
Fra Giovanbattista Milazzo di Naro.
Conversi
Fra Giuseppe Maggio di Tusa.
Fra Paulino Calvina di Castrogiovanne.
Fra Felice Piazza di Bivona.
Fra Benedetto Spineo di Piazza.
Fra Carlo Sciditano di Sciacca.
Fra Fulgenzio Sorgi di Palermo.
Terziario Servente
Fra Giovanni Messinese.
Secolari
Cuoco
Sottocuoco.
Rendite
Tiene e possiede rendite di
proprietΰ e subiugationi sopra diversi beni e predij,
che si pagano da diverse
persone, tanto per legati annui, donationi, et altri titoli
.
2126: 6:2.
Della quale somma ve ne
sono inesigibili
..
. 369: 2:0.
Et anco della detta somma
ve ne sono aggiudicati o liberati
dalcuni creditori del
convento per debiti antichi di rendita annuale
.. 198: 8:0.
Talchι per il convento resta di netto
.
1562: 6:2.
Item possiede un horto di
fogliame, quale saffitta un anno per laltro
... 57: -
-
Item possiede botteghe fra
piccole, e grandi numero 53 dannuo affitto,
per quali destratti le
riparationi et altri concimi necessarij sono
432: - -
Item suole cavare
delemosine di messe incerte, ma consuete da diversi benefattori
.485: - -
Item dallo scafiato della
cittΰ
...
86: 4: -
Item suole cavare
dobventioni dei morti, e di cera da quali non si fa introito,
perchι sapplicano per la
cera della chiesa, e nemeno costano che perς il convento
supplisce dallentrate
communi, come si dirΰ nellaggravij.
Item tra decorsi, et altri
emolumenti disponibili
- :30: -.
Allincontro
il convento ha peso di messe per quasi ogni giorno numero
tredici, secondo la
reduttione della S. Cong.ne a 16 di Gennaro 1645.
Item dodeci messe cantate
lanno.
Item dui anniversarij
lanno.
Delle sudette messe tanto
perpetue, quanto annuali, e quotidiane accettate
sino al presente giorno,
per quanto sθ fatto il calcolo, poche ne restano
da celebrarsi, e per
qualche scrupolo, che risulta dei tempi passati, estra
la messa conventuale, si
canta a prima una messa dei morti ogni mattina.
Item paga dei censi passivi
ogni anno
. 167: 7:2.
Item paga di spesa ordinaria di vitto
comprendente
il grano, vino, pietanza, minestra,
antipasto, caloria e legni
.. 1470: - -.
Item per vestiario di
religiosi soliti a pagarsi da sei anni in qua un anno
per laltro tra sacerdoti,
chierici e conversi a ragione di giulii nove
il mese a sacerdoti, et
allaltri giulij 301 e baiocchi quattro il mese
410: - -
Item per visiti, e spese di
visitatori
.
20: - -
Item per hospiti, e carezza
ad hospiti
. 16: - -
Item per viaggi dei
capitoli tra li priori e discreti
.
.. 23: - -
Item per concie del
convento
.
. 46: - -
Item per liti del convento
54: - -
Item per salarij di diversi
officiali, e serventi
..
. 169: - -
Item per biancheria letti, et altri mobili
..
40: - -
Item per contratti, e scritture
..
10: - -
Item per avvocati e procuratori
..
57: 6:-
Item per diversi regali a quelli delle corti, dove si fanno le liti
..
15: - -
Item per li padri predicatori annuali e della Quaresima
...
.. 58: 8:8
Item per colletta al reverendissimo padre Generale
.
9: 6:0.
Item per diverse spese minute e straordinarie
.
50: 0:-
Item per sussudio della cera
48: 0:-
Item per robba di tavola e di cocina
20: 0:-
Item per affitto dapparati, musica, incenso, storace, bare, altari
nelle
strade, oglio per le lampade della chiesa, del dormitorio, et altri
luoghi
del convento, hostie, piegature di camici, lavature, candele per la
sera
e per la notte, affittatura di vasi, e fioretti, accordo dorgano,
sussidio
di sacristani, purgationi di sepolture, et altre cose necessarie della
chiesa
.....
. 151: 2: -
Item tiene di debiti fatti da diversi anni in qua da pagarsi pro una
vice tantum a diverse persone
1850: - -
Alli quali se si uniscono li capitali delle suddette
rendite aggiudicate sono in tutto
..
3850: - -
Entrate
dellinfermeria
Linfermeria del convento herede della (?) Suor Angela Failla possiede
ogni anno fra rendite di proprietΰ, e subiugationi sopra diversi beni
.
99: 8: -
Item altre rendite inexigibili
30: -: -
Onde fatto il calcolo da sei anni in qua rende un anno per laltro
.
..
..
99: 8: -
Item percepisce daffitti di case un anno per laltro levate le
riparazioni e li concimi
.. 47: 9: -
Allincontro tiene di gravezza, e censi perpetui passivi ogni anno
41: 7: -
Item ogni anno deve fare una zita alla quale si dΰ per
dote
36: - : -
Item per salari di medici, fisici e chirurgi, e procuratore
27: - : -
Nota, che detta entrata non si puς applicare ad altro uso del convento,
secondo
la volontΰ della testatrice, altrimente dicadirebbe ad altri luoghi
pij.
Entrata
della Sacristia del convento
La sacristia del convento herede del (?) signor Francesco Falcone
tiene ogni anno di rendita di censi perpetui
.
.
94: 8: 9
E perchι alcune rendite sono inesigibili da sei anni in qua
fatto il calcolo rende un anno per laltro
.
.
87: 6: -
Item possiede diverse case, quali levate le reparationi e concimi
rendono un anno per laltro
.
130: 4: -
Allincontro detta sacrestia paga di gravezze e censi passivi
perpetui
... 94: 8: 9
Item al maestro dellacqua
.. 4: 8: 0
Item al procuratore
.
5: 7: 6
Nota che detta entrata non si puς applicare ad altro, solo che ad
apparati
di chiesa e di sacrestia e facendosi il contrario dicadirebbe ad altri
luoghi pij.
Noi infrascritti col mezzo del nostro giuramento
attestiamo dhaver fatto diligente inquisitione e recognitione dello stato del
monastero suddetto, e che tutte le cose espresse di sopra, e ciascuna di esse
sono vere e reali, e che non habbiamo tralasciato di esprimere alcuna entrata o
uscita o peso del medesimo monastero, che sii pervenuto alla nostra notitia, et
in fede habbiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano e segnato col
solito sigillo questo dμ 16 Aprile 1650.
Maestro fra Melchiorre di Regalbuto, priore indegno.
Maestro fra Donato di Palermo, deputato.
Bac.re fra Gregorio di Palermo, deputato.
Fra Giovanni Maria di Piazza.
Loco + signi.