1. Sassari, S.
Agostino.
Il convento di S. Agostino di Sassari fu la seconda
fondazione degli Agostiniani in Sardegna. Il priore generale Egidio da Viterbo,
nel 1517, così annota nel suo Registro: “Abbiamo concesso a fra Giovanni Xarch di
poter costruire un convento a Sassari, in Sardegna”. Il convento e la
chiesa vennero costruiti fuori della città, nella zona in cui operavano le
botteghe artigiane dei conciatori, una delle attività maggiormente diffuse nella
Sassari dell’epoca. Il complesso monastico, costruito sopra una “dragonaia”,
ossia una fonte di acqua che scorreva sotto il terreno, con il tempo procurò non
pochi fastidi alla costruzione, rendendone insicura la staticità. Infatti nel
1604 la chiesa crollò e la città intervenne con una spesa di lire sarde 100 per
la sua ricostruzione. Un altro intervento simile venne effettuato per il
convento nel 1613. Il convento di Sassari divenne secondo, per importanza, nella
provincia, al punto che fece da centro di riferimento per i conventi del nord
dell’isola, il cosiddetto Capo di Sopra della regione. In esso vi furono quasi
sempre sia il noviziato che il professorio, come pure un centro di studio per i
giovani religiosi. Nei momenti di maggiore prosperità la comunità raggiunse
anche il numero di 20 frati. Il convento venne soppresso per motivi disciplinari
nel
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