2. Alghero, S.
Sebastiano.
Gli agostiniani arrivarono in Alghero prima del 1518. In un primo tempo si
stabilirono presso la chiesa di S. Maria degli Angeli,
ma per breve tempo, giacché furono costretti da cause di forza maggiore a
lasciare sia la chiesa che la casa religiosa per le
necessità della città. Più tardi, certamente dopo il 1526,
ottennero una nuova chiesa, del titolo di S. Rocco e S. Sebastiano, più
lontano dall’abitato cittadino e in aperta campagna. Negli atti ufficiali della
provincia di Sardegna il convento manterrà sino all’ultimo il titolo di S.
Sebastiano, anche se per gli algheresi divenne presto
“S. Agustì nou” (S. Agostino
nuovo), per distinguerlo dalla prima fondazione conosciuta come S. Agustì vell” (S. Agostino
vecchio). Il convento algherese fu nell’isola il terzo
per importanza e numero di religiosi, oltretutto possedeva un consistente numero
di appezzamenti di terreno, case e lasciti vari. I
libri di spesa del convento si chiudono al 31 luglio 1855 con la firma
dell’ufficiale regio incaricato dell’incameramento dei
beni. L’edificio venne dapprima adibito a carcere, poi,
dal 1885, venduto dal Demanio al Comune di Alghero per
farne un lazzaretto. Oggi, dopo aggiunte, ampliamenti e
rifacimenti, è diventato la “Casa di riposo S. Agostino” per la cura e
l’assistenza delle persone anziane. Sulla fondazione del convento algherese un ottimo studio è quello di
Antonio Nughes, Chiesa e società nel XVI
sec., Alghero 1990.
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STUDI E
DOCUMENTI
BIBLIOGRAFIA
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TESTI
E FONTI