da ANALECTA AUGUSTINIANA, LXVI (2003), pp. 199-248

 

LA CONGREGAZIONE AGOSTINIANA DEL VEN. FRANCESCO MARINO DA ZUMPANO IN CALABRIA. RELAZIONI DEL 1650

di Foca Accetta

 

[P. 199] Al di là dei motivi, noti e criticamente analizzati (1), che hanno dato origine all’inchiesta promossa da Innocenzo X, le relazioni del 1650 rappresentano, per la storia socio-religiosa degli Ordini Mendicanti e delle aree territoriali in cui sorgevano i singoli insediamenti, una fonte ricca di dati socio-economici e demografici (2), di notizie storico-artistiche, d’informazioni circa le condizioni statico-funzionali dei singoli complessi conventuali. Alla trascrizione delle relazioni dei conventi della Congregazione degli Zumpani in Calabria Citra e Ultra (3), redatte nell’arco di tempo compresso tra il 6 e il 28 marzo 1650, secondo la “Formula” predisposta dalle autorità pontificie, segue il testo dei documenti originali conservati nell’archivio generale degli agostiniani di Roma (4). Tuttavia, è da rilevare un intervento non invasivo sulla punteggiatura, sull’uso delle maiuscole e delle abbreviazioni. Inoltre, si è ritenuto opportuno utilizzare un ordine alfanumerico diverso da quello seguito nella sistemazione e legatura dei documenti originali, e di eliminare, alla fine di ogni relazione, la “formula” del giuramento di veridicità, che è del tenore seguente:

Noi infrascritti col mezzo del nostro giuramento attestiamo d’haver fatto diligente inquisitione, e recognitione dello stato del monasterio sudetto, e che tutte le cose espresse di sopra, e ciascuna di esse sono vere, e reali, e che non habiamo tralasciato di esprimere alcuna entrata, o uscita, o peso del medesimo monasterio, che sia pervenuto alla nostra notitia. E in fede habiamo sottoscritto la presente di nostra propria mano, e segnata con il solito sigillo.

_______________________________________________

(1) E. BOAGA, La soppressione innocenziana dei piccoli conventi in Italia, Roma 1971.

(2) M. CAMPANELLI, La popolazione ecclesiastica regolare nel Mezzogiorno d’Italia alla metà del XVII secolo. Gli Eremitani di Sant’Agostino e le congregazioni osservanti, “Bollettino di demografia storica”, 22, 1995, 43-67.

(3) La congregazione degli Zunpani, fondata alla fine del secolo XV da Francesco Marino da Zumpano, nel 1603 fu divisa in due circoscrizioni autonome in base alle province storiche della regione. Fu soppressa nel 1662. Cfr.: M. MARIOTTI - F. ACCETTA, Per uno studio sulla riforma agostiniana in Calabria (secc. XV-XVIII), in Geronimo Seripando e la chiesa del suo tempo, Salerno 14-16 ottobre 1994), Roma 1997, pp. 291-378; F. ACCETTA, La congregazione del Ven. Francesco da Zumpano in Calabria, “Analecta Augustiniana”, LX (1997), pp. 83-130; Idem, I conventi agostiniani della congregazione degli Zumpani in Calabria, “Analecta Augustiniana”, LXI (1998), pp. 5-41.

(4) Archivio Generale degli Agostiniani (AGA), Ii, vol. VI.

 

***************************************************

 

I

CONVENTI ZUMPANI DI CALABRIA CITRA

 

1. ALBI

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 183-184)

Il monasterio nostro del casale dell’Albi, situato in detto casale un tiro di pietra nella Diocesi di Catanzaro, fu fondato l’anno 1570 nel mese di febraro col consenso del q. mons. Angelo Horabona vescovo di Catanzaro. Questa era una chiesa la quale dette l’università a frati nostri della Congregatione con l’assegnamento di scudi 23 g. 7½ per anno per vitto, et vestiario di frati, et con patto che vi stessero sempre di famiglia tre sacerdoti, et un serviente. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Maria della Misericordia. E’ di struttura di fabrica, cioè ha la chiesa finita, et un braccio di dormitorio finito, et un altro braccio di dormitorio in fabrica attaccato alla chiesa; ha sette camere per habitatione de frati; ha reffettorio, et cucina tutti in un vaso, et una dispensa, e cellaro, non vi è sacristia, ma si vestono gli frati per la celebratione avanti l’altare maggiore dove è fatto un stipo a posta. Vi dimorano adesso di famiglia 3 sacerdoti, et un clerico professo, cioè il p. f. Gio[vanni] Durante dell’Albi priore, il p. f. Agostino Ferrarello dell’Albi, et il p. f. Tomaso Squillaci da Terranova sacerdoti, fra Sempliciano Gallati dell’Albi clerico professo.

Possiede tre vigne arborate de celsi dalle quali si può havere d’entrata

fatto il computo fra 6 anni conforme l’ordine di N. Signore per ogni anno scudi………………..10 : 5 : 7

Possiede doi pezzetti di terre dalle quali non se n’ha frutto alcuno per essere infertili.

Possiede 3 pezzetti di terra arborate de celsi dalle quali ha d’entrata

per ogn’anno per la vendita della fronda secondo il computo sudetto……………………………13

Possiede d’entrata d’annui censi scudi 114 tutti censi affrancabili de questi

ne sono d’inesigibili scudi 25:8, che non si sono esatti per un pezzo,

fra quali vi sono quelli che offerse l’università nella fondazione………………………………..114

Ha d’entrata incerta di cerche di grano, pane, et

altra entrata di spirituale in sacristia pure incerta scudi ventidue………………………………….22

Ha d’elemosina di sale dalla Regia Corte, che ne rende per ogn’anno……………..………………2 : 7½

Ha d’elemosina incerta d’oglio, et di caso quindici giulij per anno giulij………..…………………- : 15

All’incontro il detto monasterio ha obligo di messe da celebrarsi cinque per settimana, e tre messe continue per ogni giorno. Di queste ne restano da celebrarsi cinque per settimana perché non ci è entrata, e vi sono alcune messe, che vengono a ragione di due baiocchi l’una pigliate anticamente. La messa conventuale non si trova esser per obligo d’instrumento.

Item può spendere per risarcimento del monasterio per ogn’anno

secondo l’istesso computo un scudo computando l’un anno per l’altro scudi  ….………………..1

Item spende per la sacristia, per cera, et oglio, et altre cose scudi undici e giulij quattro……..…11 : 4

Item spende per vitto ordinario de frati, cioè grano, vino, et altre cose comestibili scudi……….63 : 3%

Item spende per vestiario de frati secondo la presente famiglia

scudi 36 alla ragione del monasterio di Cosenza già detto scudi…………………………………36

Item spende per collette de superiori scudi dieci per ogn’anno, fatto il computo fra sei anni……10

Item spende per visita e sussidio di capitolo e congregatione scudi……………………………….5

Item spende per la cavalcatura del socio giulij……………………………..………………….…..- : 9%

Item spende per medici, et medicine secondo il computo scudi dieci…………………………….10

Item per viatici di capitoli, et altre necessità del monasterio scudi…………………………………4

Item per barbiero, e lavandara 19 giulij l’anno…………………………………..…………………- : 15

[formula del giuramento] 19 di marzo 1650.

Io f. Gio. Durante dell’Albi priore del sopradetto monasterio

f.  Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato

___________________________________________________

 

2. APRIGLIANO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 178-179)

Nel casale d’Aprigliano è un monasterio nostro dell’istesso Ordine di S. Agostino, nella stessa diocesi di Cosenza situato distante dall’habitato un tiro di pietra, fu fondato in tempo che vivea il Nostro P. Beato Francesco da Zumpano per haverlo fondato lui, che sarà da 160 in circa, e però non se ne trova instrumento, o scrittura, solo si trovano instrumenti di contratti da tanti anni, e meno, e si trova la consacratione della chiesa che fu fatta l’anno 1355 a 10 di gennaro da mons. Vincenzo Ferraro vescovo di Montepeluso, non si trovano assegnationi, oblighi o patti. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Maria delle Gratie. Questo monasterio era serrato, et commodissimo di fabrica, et però il terremoto lo rovinò persino dalli fondamenti tanto che la chiesa è scaricata d’altezza, e coperta con riparatione di fabrica poco più della metà, et li frati habitano a certe camere terrane fatte per baracche, però è chiuso tutto da mura dell’istessa fabrica vecchia risanata in alcune parti, et si sta in fabrica; ha sei camerette come si è detto per habitatione de frati, ha cucina, un luogo di reffettorio, e cellaro, et ha la sacristia. Vi sono stati di famiglia sempre 5 e 4 sacerdoti almeno, e tre clerici, o servienti, adesso vi habitano di famiglia quattro sacerdoti, et un serviente, cioè il p. f. Gio[vanni] Angelo Marazita d’Aprigliano vicario del detto monasterio, il p. bacc. Andrea Apa da Cosenza vicario della congregatione, il p. f. Innocenzo Longo delli Maglij, il p. f. Stefano Cirisano d’Aprigliano sacerdote, f. Ottavio Caputo laico serviente.

Possiede una pezza di terra nella Silla, che si vende per

erbaggio della quale se n’ha per ogni anno d’entrata scudi…………………………………………..62

Possiede un pezzetto di terre aratorie nella Silla dalle quali se ne può havere

per ogn’anno havendo in tutto fatto il computo di 6 anni l’uno per l’altro un scudo…………………..1

Possiede due altri pezzetti di terre in diversi luoghi dalli quali

fatto il computo se ne può haver d’entrata per ogn’anno giulij……………………………………….- : 19

Possiede 4 horti arborati di celsi dalli quali si vende la fronda,

et due altri distanti dal monasterio, dalli quali, fatto il computo

conforme di sopra fra sei anni, rendono per ogn’anno scudi 32 e giulij 3…………..……………….32 : 3

Possiede tre altre vigne, et due castagneti piccoli in diversi luoghi,

dalli quali s’ha per il loro frutto cioè vino e castagne per ogn’anno,

fatto il computo come sopra fra 6 anni, scudi 13:4, per ogn’anno poiché stanno in affitto………….13 : 4

Possiede tre case dalle quali ha per affitto ogn’anno levato l’accomodatura scudi tre………………..3

Possiede d’entrata di censi annui scudi………………………………………………………………95

Possiede una gabella datali dall’Università di detto casale scudi 10 fatto il detto computo…..…….10

Ha d’entrata di spirituale con le cerche di pane,

et altra cosa scudi 14 per ogn’anno, però è entrata incerta…………………………………………..14

Ha d’elemosina d’oglio, fatto l’istesso computo fra 6 anni, un scudo per anno………………………1

Ha d’elemosina di sale più del vino giulij 15 per anno, giulij……..………………………………….- : 15

All’incontro il detto monasterio ha peso di messe da celebrarsi per ogn’anno, cioè per ogni giorno tre messe continue, et per ogn’anno 196 messe lette, et 80 messe cantate, le quali si celebravano e si celebrano. La messa conventuale non si trova essendo obligo per l’istrumento, o altro patto. Per la fabrica all’hora si spende quando si può secondo l’annate perché vi è necessario o d’elemosina, o che soverchi l’entrata.

Si spende però per risarcimento del monasterio

cinque scudi l’anno computando l’uno anno per l’altro scudi………………………...……………5

Ha di spesa per la sacristia, per cera, oglio, vino, et altre cose scudi 14 e giulij 2½…...…………14 : 2½

Ha di spesa per il vitto ordinario de frati, cioè grano, vino,

oglio, et altre cose comestibili scudi settantacinque e giulij 7½ …………….……………………75 : 7½

Ha di spesa di vestiarij scudi 45 e b[aiocchi] 15 alla ragione del monasterio

di Cosenza già detto e questo poi secondo la famiglia se più cresce, o manca …………………..45 : 00 - 15

Ha di spesa di medici e medicine fando il computo come di sopra l’un anno per l’altro scudi ….15

Item per lavandara, e barbiero scudi 4 per ogni anno………………………………………………4

Item per la colletta di superiori scudi 13 per ogn’anno fando il computo fra sei mesi……………13

Ha di spesa di visita, sussidio di capitolo e congregatione,

e cavalcatura del p. socio e del p. vicario scudi 7 per ogn’anno..………………………………….7

Ha di spesa di vasi di reffettorio di cucina, et per commodità del monasterio, et far accommodar matarazzi, et altre cose che occorrono in dies al monasterio come corde per le campane, e per la cisterna, e casi scudi diecinove per ogn’anno computandosi ancora altri ferramenti come zappe et altre cose…………19

[formula del giuramento] 16 di marzo 1650.

Io f. Angelo Marazita di Aprigliano vicario del sudetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

3. BELVEDERE

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 180r-180v)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine Eremitano nella Terra di Belvedere, diocesi di Cariati, situato un tiro di pietra distante da detta Terra fu fondato l’anno 1535, però la bolla di questa fondatione s’è persa perché si conservava nel monasterio di Soverato, che fu pigliato da Turchi, però 30 anni doppo l’anno 1561. Mons. vescovo di Cariati, il q. mons. Alessandro Cribello cardinale di S. Chiesa per me[z]zo del fu vicario generale, ci ha dato et rinovato il consenso per me[z]zo d’un’altra bolla. Il detto monasterio fu dato dal magnifico barone e baronessa del luoco di Belvedere, non vi furono patti alcuni. Ha la chiesa sotto il titolo, et invocatione di S. Venere. È di struttura di fabrica aperto perché sta in fabrica, la chiesa però è finita, et coperta, vi sono due camere, delle quali una è per cucina, et una dispensa, è posto et situato in detta strada publica. Non si trova esservi stato prefisso numero di frati, al presente ci stanno di famiglia il p. f. Francesco Boniti di Cruculi priore, f. Nicola Rinaldo di Belvedere clerico, f. Tomaso Puglijse di Cruculi converso laico.

Possiede una vignicella attorno il monasterio che è tanta piccola che non se ne cava niente perché si mangia in uva. Possiede due case dalle quali ha d’affitto per ogn’anno levate le accomodature scudi………2:5

Possiede un giardino di celsi dal quale fondo il computo

fra 6 anni l’un anno per l’altro se ne può haver d’entrata [...] scudi…………………………………9:5

Possiede d’entrata d’annui censi scudi……………………………………………………………..22:7½

Ha di cerca per ogn’anno di grano, et d’altro spirituale

fatto il computo come di sopra scudi 5:4½ per ogn’anno…………………………………………....5:4½

Ha di cerca con la bertola di pane ogni giorno

secondo l’istesso computo scudi 6:6½ per ogni anno………………………………………………..6:6½

Ha di spirituale di procura de morti due scudi in circa per anno……………………………………….2

All’incontro il detto monasterio non ha peso o obligo di messe perpetue e annate. Però nella cappella del Rosario vengono elemosine di messe in dies et si pagano per elemosina a ragione di baiocchi 9½.

Paga di censi perpetui passivi 2 scudi perpetui alla corte………………………………………………2

Ha di debito contratto da pagarsi una volta tantum

quando si può scudi 23 [e] giulij 7½ contratto per il vitto..…………………………………………..23:7½

Si spende per ogn’anno per risarcimento del monasterio e

qualche poco di fabrica quando si può secondo il computo scudi……………………………………..5

Ha di spesa per la sacristia per oglio, cera, et altre cose scudi…………………………………………5

Ha di spesa per il garzonello per servitij del monasterio e giardino scudi 4 per anno…………………4

Ha di spesa ordinaria per il vitto di frati, cioè

grano, vino, oglio, et altre cose comestibili scudi…………………………………………………….28½

Ha di spesa di vestiarij di religiosi secondo la presente

famiglia scudi 23½ alla ragione già detta del monasterio di Cosenza………………………………..23½

Ha di spesa per collette di superiori per ogni anno scudi 8 fando l’istesso computo………………….8

Ha di spesa per la visita e sussidio del capitolo et congregatione scudi……………………………….4

Ha di spesa per la cavalcatura del p. socio del p. vicario giulij………………………………………..- : 9½

Ha di spesa di medici, e medicine per ogn’anno secondo l’istesso computo scudi.…………………..2

Ha di spesa per il barbiero giulij 6½ per anno………………………….……………………………..- : 6½

Item per la lavandara giulij 5 per anno………………………………………………………………..- : 5

[formula del giuramento] 27 di marzo 1650.

Io f. Francesco di Crucoli priore del detto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

4. CASOLE

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 170-171r)

Il monasterio dell’istesso Ordine di S. Agostino nel casale di Casole buglijva di Spezzano Piccolo, diocesi di Cosenza, era una chiesa di jus patronato del q. Giovanni Lupinato, e fu data a frati nostri di S. Agostino della nostra congregatione per grancia del monasterio di Cosenza confirmata dall’arcivescovo di Cosenza, e questo fu l’anno 1526 a tempo della f. m. di papa Martino 5°, però adesso non è più grancia del monasterio di Cosenza, come appare per in strumento; non si trova esservi patti nella presente fondatione o erettione. È situato detto monasterio dentro dello casale, e posto nella piazza. Ha la chiesa sotto il titolo, et invocatione di S. Michele Arcangelo, il consenso lo diede il q. mons. Gio. Russo arcivescovo. È di struttura di fabrica cioè ha un dormitorio con 6 camere per habitatione de frati, et un camerino piccolo, ha sotto l’istesso dormitorio, cucina, dispensa, reffettorio, e cellaro, non è claustrato, seu chiuso. Non è stato mai prefisso numero di religiosi, e servienti. Al presente vi habitano di famiglia due sacerdoti, cioè il p. baccelliere Bartolomeo Serra di Casole priore, f. Giuseppe Celso di Casole sacerdote, f. Agostino Arnone clerico professo.

Possiede una fila, seu terre aratorie dalle quali il monasterio, fatto il computo fra 6 anni, un anno per l’altro, ne ha di fertile e infertile tomoli 15 di grano annui, che sono la valuta di scudi 14, giulij 10, baiocchi 4 fatto il prezzo ancora l’un anno per l’altro scudi………………………………………………………14:10:4

Possiede una vigna vicino il monasterio dalla quale

fatto l’istesso computo scudi 12:8:1 per il vino, che può farsi ogn’anno……………………….. 12:8:1

Possiede alcuni celsi, cioè possessioni arborate di celsi dalle quali si ha d’entrata

per rendita della fronda secondo l’istesso computo scudi 33:3 per ogn’anno…………….…….. 33:3

Possiede due possessioni arborate di castagni, da’ quali

fando lo stesso computo s’ha d’entrata per ogn’anno un scudo………………………….……….1

Possiede un territorio dal quale si ha d’entrata per ogn anno un me[z]zo tomolo

di grano, che sono giulij 5:6½ secondo il primo computo l’un anno per l’altro…………………..- :5:6½

Possiede quattro case con una bottega, le quali si affittano

per ogn’anno 6 scudi levata l’accomodatura scudi…………………………………….………… 6

Possiede d’entrata di censi annui tutti affrancabili scudi …………………….………………… 48:8½

Possiede un giardinello, che si vendono ogn’anno

li frutti 23 baiocchi secondo l’istesso computo……………………………….…………………..- : - : 23

Ha 23 scudi e 7 giulij in deposito, che s’hanno

d’applicare a sicura compra di stabili, o censo, scudi…………..…………………….…………23:7

Ha di spirituale per ogn’anno cioè di cerche così per il casale come

per le campagne, et di spirituale in sacristia scudi 10 però è entrata incerta……………………10

Ha per vendita di sale soverchio, che d’elemosina ha scudi 3:8 per ogn’anno…………………..3:8

All’incontro il detto monasterio ha peso, et obligo di messe da celebrarsi ogn’anno cioè tre messe ogni giorno continue, dalle quali vuol cantata di morti. Di queste quest’anno solo resta da celebrarne una, et è perinsino a Pascha al nostro capitolo perché sempre si sono celebrate, vi è la cantata ancora però non havemo sacerdoti per le cause dette nella relazione del monasterio di Cosenza.

Ha di spese per la sacristia scudi 14 per ogni anno

secondo l’istesso computo l’un anno per l’altro………………………………………………...14

Ha di spese di vitto ordinario di frati cioè grano,

vino, et altre cose comestibili scudi 104:7½ per ogn’anno……………………………………..104:7½

Ha di spesa di vestiarij secondo la presente famiglia

scudi 26:3 alla ragione del monasterio di Cosenza………………………………………………26:3

Ha di spesa di medico, e medicine scudi 3 per ogn’anno fatto il computo come sopra…………..3

Ha di spesa di barbiero, e lavandara scudi tre…………………………………………………….3

Ha di spesa di collette di superiori fando di computo sei anni a dietro

nelli quali sono stati di capitoli generali undici scudi per ogn’anno..…………………………..11

Ha di spesa di visita, e sussidio di capitoli e congregatione scudi cinque……………………….5

Ha di spesa per la cavalcatura del socio di giulij nove e me[z]zo………………………………..-:

Ha spesa per portatura di grano scudi 5:6½ per anno…………………………………………….5:6½

[formula del giuramento] 11 di marzo 1650

Io bacc. f. Bartolomeo di Serra di Casole vicario locale del detto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato

_______________________________

I riferimenti cronologici indicati non coincidono, infatti, nel 1526 il pontefice era Clemente VII (1523-1534), mentre il pontificato di Martino V si ebbe tra gli anni 1417-1431. È probabile una svista del trascrittore della relazione, cioè che questi abbia confuso il 1526 con il 1426, data di fondazione del convento di Cosenza aggregato alla congregazione degli zumpani nel 1522. Tenendo conto di questo elemento può risultare accettabile il 1526, ritenendolo epoca in cui l’oratorio di S. Michele Arcangelo, fondato nel 1487 e grancia del convento di Cosenza, fu elevato alla dignità di sede conventuale autonoma. Cfr.: F. Russo, Regesto vaticano per la Calabria, vol. III, Roma, p. 17, n. 13104.

___________________________________________________

 

5. CASTIGLIONE

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 196-197v)

Il nostro monasterio nella Terra di Castiglione Marittino nella diocesi di Tropea situato fuori di detta terra, che è murata, distante 100 passi in circa, e in strada publica fu fondato et eretto l’anno 1572 con consenso del magnifico principe di detta terra, et dell’università di essa, et poi l’anno 1576 fu dato il consenso dal q. monsignore Geromino de Rusticis all’hora vescovo di Tropea, non si trovano instrumenti con patti, assegnamenti o oblighi. Ha la chiesa sotto il titolo, et invocatione di S. Maria della Pietà, è finita di fabrica; però il convento stà in fabrica, ma non è claustrato a forma di monasterio, ma è ben chiusa poiché ha un braccio di dormitorio attaccato con la chiesa, dove ha cinque camere sopra per habitatione de frati, e cucina, e reffettorio sotto, poi ha un’altra camera per habitatione de frati, e dispensa, e cellaro, e conservatorio di legna, et un altro luogo dove è il forno; ha la sacristia, et ha un cortile. Non si trova esservi assegnamento di frati, ma al presente vi sono di famiglia, per essere morto il priore il mese passato, poiché in detto monasterio sogliono stare quattro, e cinque sacerdoti, che adesso per la scarsezza de frati non si può fare altro, vi sono un clerico, et un serviente collocati di famiglia, cioè il p. f. Felice Guerrieri di Zumpano vicario del monasterio, il p. f. Mutio Bartoletta di Martirano sacerdote, f. Giuseppe Sicilia di Rogliano, f. Tomaso di Tiriolo da Nicastro serviente.

Possiede cinque pezzi di terra aratoria in diversi luoghi dalli quali ha d’entrata

in grano per ogn’anno fatto il calcolo l’un anno per l’altro in grano scudi 9½ per anno…………..

Item possiede 5 vigne arborate di diversi arbori fruttiferi in diversi luoghi dalle quali

fatto lo stesso computo ne ha per ogn’anno levate le disgratie che succedono scudi…………….44:7½

Item possiede un’altra possessione arborata di celsi dalla quale

ne può havere per ogn’anno giulij 19 fatto l’istesso computo………………..……………………- : 19

Item possiede 5 case in detta terra dalle quali vi ha

per affitto, levata l’accomodatura, scudi 14 per anno ……..……………………………………..14

Item possiede d’annui censi scudi 299:5 delli quali ne sono liticabili scudi 18:2……………….299:5

Item ha d’entrata di cerche spirituale che sono incerte scudi 18 per anno fatto il computo………18

All’incontro il detto monasterio ha obbligo di celebrare messe continue cioè per ogni giorno 2 continue, et per ogni settimana 2, et 6 per mese, et 19 per anno, le quali si sono sempre celebrate, solo adesso per la morte del p. priore f. Simpliciano di Castiglione restano da celebrarsi due messe per settimana, 6 per mese, e 19 per anno però nel capitolo questa Pascha si provvederà conforme la copia de sacerdoti. La conventuale non si trova per obligo d’instrumenti.

Item ha di censi passivi perpetui baronali scudi 17, et scudi altri 9½ affrancabili……………….26½

Ha debito contratto per una volta tantum scudi 46½ da pagarsi subito s’havranno scudi……….46½

Item ha di spesa si per la fabrica quando vi sono denari

conformi per risarcimento vi bisognano X scudi l’anno…………………………………………10

Item ha di spesa per la sacristia, cioè oglio, e cera scudi………………………………………….7:7

Item ha di spesa per il vitto ordinario di frati, cioè grano, vino,

oglio, et altre cose comestibili secondo la presente famiglia scudi………………………………89

Item paga per vestiario di religiosi secondo la presente

famiglia scudi 33:9½ alla ragione del monasterio di Cosenza…………….……………………..33:9½

Item ha di spesa di medico, e medicine fatto l’istesso computo fra sei anni scudi 13 per anno ...13

Item ha di spesa di viatici di capitolo, et altri necessarij scudi……………………………………2

Item ha di spesa di collette di superiori fatto il computo come sopra scudi 19 per anno………..19

Item ha di spesa per la visita, e sussidio di capitolo,

e congregatione, e cavalcatura del socio scudi……………………………………………………6

Item ha di spesa di barbiero, e lavandara scudi 4:7½ per anno……………………….…………..4:7½

Item item ha di spesa di vasi di cucina, e reffettorio 2 scudi per anno……………………………2

[formula del giuramento] 28 di marzo 1650.

Io f. Felice Guerrieri di Zumpano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

In allegato alla relazione:

Si supplica la Congregatione dell’Eminentissimi e si li fa intendere, che la maggior parte dell’oblighi delle messe espresse nelli detti monasteri sono per elemosina di due baiocchi e mezo l’una d’entrata, di tre baiocchi, e di cinque, e ve ne sono ancora, che non v’è entrata alcuna, et la più grand’elemosina, che s’ha d’entrata per l’annui censi per ciascuna messa è nove baiocchi e mezo, et pure ve ne sono molte poche, che però si degnassero fare qualche giusta reduttione acciò si possano tutte sodisfare secondo che possano sostentarsi li frati in ciascun monasterio, che oltre è cosa giusta l’haverà a gratia dall’eminenze vostre. Si supplica di più che si stabilisca il novitiato e si dia licenza di potersene ricevere mettendolo in carico, e scrupolo di coscienza perché per questa causa viene molto a mancare il servitio delle chiese, e delli Offici Divini, et dell’Osservanza Religiosa, che è cosa giusta l’haveranno a gratia.

___________________________________________________

 

6. COSENZA

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 161-162v)

In nomine Domini Nostri & Divi Patris Augustini amen. Diocesi di Cosenza. Il monasterio di Cosenza situato nell’istessa città fu fondato a tempo della f. m. di Martino quinto sommo pontefice nell’anno nono del suo pontificato; il luogo e chiesa fu dato a frati di S. Agostino dal q. Americo di Domenico frate dell’istesso Ordine. L’anno poi 1522 ad instanza della città il detto monasterio che si possedea dalli frati della Provincia [di Terra di Lavoro] fu dato alli frati della nostra Congregatione del B. Francesco di Zumpano con il consenso della b. m. del q. maestro f. Gabriele di Venetia all’hora priore generale della Religione, e confermato dal q. Lorenzo vescovo di Pestrinaci delegato apostolico; non si trova in dette scritture ne anche essersi assegnamento di numero prefisso di frati, ne vi è patto, o obligo veruno. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Agostino, è chiuso di claustro, ha 3 solari, cioè sotto, me[z]zo, e sopra. Sotto la sacristia, una camera dove stanno le robbe della sacristia, et dorme il sacristano, due altre camere, et un’altra camera in due quali tutte s’habitano dal p. vicario priore di Cosenza, vi è reffettorio, cucina, dispensa, cellaro, e stalla; nel cluastro di me[z]zo vi sono due camere, che sono infermeria per breve apostolico (1), 8 camere d’habitatione de frati, una camera che serve per officina, cioè per conservarci robbe comestibili per tutto l’anno, et la carcere, nella scala si saglia al claustro di sopra, vi sono 7 camere quali erano assegnate per novitiato approbato dalla congregatione, et un’altra camera dell’infermeria, che corrisponde con le due di sotto. Sei anni adietro, quando vi era il novitiato, vi stavano 6 novitij, e vi stavano 20 frati di famiglia, o più o meno, doppo si è posto in detto monasterio lo studio, et si è levato il novitiato, che in nessun altro convento n’habbiamo in questa congregatione per il che sono mancati sacerdoti e clerici, e si patisce per l’insodisfatione delle chiese, e suffragij, come si vedrà appresso. La famiglia quest’anno è questa: il p. Nicola Vitale di Nicastro priore, il p. maestro f. Pietro Buglio di Cosenza, il p. f. Giacinto Filippello di Cosenza, il p. f. Nicola Rossetti della Sellia, sotto Priore; il p. f. Antonio Martino collettore e procuratore, f. Agostino Romano di Paterno cennanaro (sic), f. Marco Casiscella di Cosenza cuoco, f. Nicola di Figlijne, converso compagno del p. maestro. La famiglia di studio: Baccelliere f. Agostino Frabruto di Palermo reggente, f. Bonaventura Grillo di Cosenza sacerdote maestro di studij, f. Giuseppe Scostafava di Cosenza sacerdote, f. Giovanni da Crucoli sacerdote, f. Pietro Paulo Casella di Caserta, f. Antonio della Cava di Casenzano, f. Egidio di Messima morto, F. Fulgentio Costa di Cosenza, tutti 4 clerici.

Ha di entrata scudi 362 annui di censi affrancabili, scudi………………………………………..362

Ha 32 case in Cosenza, che s’ha d’affitto ogn’anno levate l’accommodature scudi 140 l’anno ....140

Possiede una vigna dalla quale se n’ha l’anno d’affitto scudi………………………………………36

Ha in deposito 712 scudi li quali s’hanno da convertirsi in compra di stabili, o censi sicuri ..……712

Havea in deposito sopra il Monte della Pietà 41 scudi,

quali sono persi per essere mancato detto Monte della Pietà ……………………………………….41

L’infermeria possiede 62 scudi e 2 giulij da spendere per servitio dell’ammalati che venissero di tutta la congregatione dando il salario anco all’infermiere, et non spendendosi quel che resta, si ha d’applicare in augmento del capitale come per breve apostolico…………………………………………………..62:2

La sacristia ha 5 scudi annui da spendersi a beneficio di essa,

nella quale entra tanto di spirituale quanto basta per servitio della chiesa…………………………..5

Vi sariano più entrate di censi, ma già son persi irrecuperabilmente non opponendo

scritture ne robbe obligate. Da noi in questo monasterio non si pigliano messe in dies.

Ha all’incontro oblighi di messe da celebrarsi cioè ogni giorno 16 continue, oltre la conventuale. Et per ogni messa 3 anniversarij, due altre cantate de’ morti, due altre cantate secondo il giorno. Et per ogn’anno 5 altre cantate, e 27 lette. Alla soddisfatione di questi pesi prima di mettersi il studio in detto monasterio per diverse ragioni arrivava, e si poteva arrivare prima perché col novitiato crescea il numero de frati, essendo questo mancato notabilmente essendo quasi estinti [i sacedoti]; perché in luogo de 4 clerici studenti si pon mettere 4 sacerdoti, oltre della spesa soverchia per il sussidio del p. reggente, e conclusioni, e vino soverchio, che si può metter un altro sacerdote conventuale, li quali non sono di tanta spesa quanto il studio et di questo se n’è più volte richiamato. Tanto che secondo la presente famiglia restano da sodisfarsi otto messe oltre la conventuale per ogni giorno se bene molte entrate le quali obligano a questi pesi son perse totalmente et parte mancate. La conventuale non si trova sij per obligo di convento, instrumenti o patti.

Paga di censi passivi annui scudi……………………………………………………………….19

Ha 47 scudi e me[z]zo di debito contratto 3 anni sono per il vitto

del monasterio per li quali vi sono due calici d’argento [in] pegno……………………………..47

Ha debito di spetiale scudi……………………………………………………………………….30

Ha debito di vino contratto tre anni sono scudi……….…………………………………..……..24

Ha di spesa ordinaria computando il grano, vino, oglio, legna, et altre cose

per vitto de frati scudi 313½ quanto per il grano, e vino si serve a tempo……………………..313½

E per neve per l’estate scudi………………………………………………………………………4

Paga per vestiarij di religiosi secondo la presente famiglia scudi 161½, cioè al p. reggente scudi 25:6:2, al p. maestro di studij 15:2, e 9½ scudi per ciascun sacerdote, a studenti clerici scudi 5:6:7, a servienti scudi 7:1 per uno, et scudi 3:7:8 per sussidio di f. Fulgentio di Cosenza adesso entrato in studi…..…….161½

Al depositore e procuratore del monasterio scudi 10 l’anno ……..……………………………..10

Al medico scudi 10 l’anno……………………………………………………………………….10

Ha di spesa di reparatione e risarcimento di monasterio scudi 10 per anno, scudi...……………10

Item per musiche per la festa della chiesa scudi 10 per anno………...………………………….10

Al barbiero, e lavandara scudi……………………………………...……….……….…………..11:4

Per medicine, ammalati scudi 12 l’un anno per l’altro…………...……………………………...12

Per collette di superiori scudi....………………………………………………………………….12

Per visita scudi…………………………………………………………………………………….5

Ha di spese di piatti, et altre cose di reffettorio, e cucina scudi 4 per anno………………………4

[formula del giuramento] 6 marzo 1650.

Io f. Nicola Vitale di Nicastro priore del suddetto monasterio

f. Giacinto di Cosenza deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

__________________________

(1) Con i brevi Nuper ex parte del 16 e 17 aprile 1630 Urbano VIII concedeva al p. Daniele da Cosenza la facoltà di erigere una infermeria nel convento. Cfr.: F. Russo, Regesto vaticano per la Calabria, vol. VI, p. 245 nn. 30660-30661.

___________________________________________________

 

 

7. CORTONEI

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 175r-175v)

Il nostro monasterio della Terra delle Cotronei dell’istesso Ordine di S. Agostino nella diocesi di Santa Sevenina situato fuori la Terra distante un tiro di scopetta in strada publica, fu fondato l’anno 1612, cioè dato il luogo et elemosina per la fabrica a frati di S. Agostino della nostra congregatione dalla magnifica D. Anna Morena baronessa di detta Terra, et poi dotato d’entrata annua con patto che vi stessero tre sacerdoti religiosi; vi fu il consenso di monsignor vescovo di Santa Severina di quel tempo; ha la chiesa sotto il titolo di S. Marco; è di struttura di fabrica, cioè chiuso di fabrica con tre camere per habitatione de’ frati. Una dispensa, reffettorio, cucina, et un cellaro, ha una camera che serve per granaio, sacristia non ve n’è, ma vi è una cameretta dietro il sancta sanctorum che serve per sacristia. Vi sono stati sempre di famiglia, et al presente vi stanno 3 sacerdoti, et un serviente converso professo, cioè il p. f. Francesco Giacco di Cruculi priore, il p. f. (…) di Cruculi, il p. f. Pietro di Luca di Cosenza, et f. Tomaso Serino di Cosenza clerico professo.

Possiede alcune terre dalle quali si ha d’entrata fando il computo di 6 anni

l’uno per l’altro di cinque quarti di germano, che vale scudi uno per ogn’anno scudi………………1

Possiede una vigna accanto il monasterio dalla quale si può havere

d’entrata  per ogn’anno per il vino, che fa scudi dieci e giulij 2½ per anno scudi………………….10:2½

Ha d’entrata di censi annui affrancandi scudi 121:6 per ogn’anno esigibili……………………….121:6

Possiede 23 capre dalle quali ne può haver d’entrata mentre vivono giulij 25, e baiocchi 2½……….-:25:

Di spirituale ha niente

Ha d’entrata di cerche di grani incerta fatto il computo come sopra scudi 3, giulij 7:6, scudi……….3:7:6

Ha d’elemosina di sale tumula sei, che può valer scudi 6, questo lo dona la regia corte, scudi………6

All’incontro ha obligo di messe cioè per ogni giorno due continue,

et due per settimana, le quali tutte si sono sempre celebrate, et si celebrano.

Ha di spesa per reparatione della chiesa et monasterio

scudi 2 per ogn’anno secondo il computo scudi………………………………………………………2

Ha di spesa per la chiesa, e sacristia per cera, oglio per ogn’anno scudi otto…………………………8

Ha di spesa di vitto, cioè grano, vino, oglio et altre cose comestibili scudi 78:8 per ogn’anno……..78:8

Ha di spesa di vestiarij scudi 36 alla ragione del monasterio di Cosenza [...] scudi ………………...36

Ha di spesa di collette di superiori fando il computo fra 6 anni l’uno per altri scudi…..……………..9:4:6

Ha di spesa di visita, capitolo, e congregatione scudi…………………………………………………4

Ha di spesa per la cavalcatura del socio del padre vicario giulij …………………………..………….-:

Ha di spesa di barbiero, e lavandara scudi……………………………………………………………..3:1:4

Ha di spesa di medico, e medicine computando l’uno anno per l’altro scudi 3 per ogn’anno …..…….3

[formula del giuramento] 14 marzo 1650.

Io f. Francesco Giacco priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

8. CRUCOLI

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 189-190r)

Il nostro monasterio nella Terra di Crucculi diocesi di Umbriatico dell’istesso Ordine Eremitano di S. Agostino situato fuori le mura di detta Terra distante un tiro di pietra in strada publica, fu fondato, et eretto l’anno 1518 col consenso del q. monsignor D. Desiderio Filiolo per mezzo del suo vicario Generale, cioè detto Monasterio era una chiesa di jus patronato del q. magnifico barone di detta terra, il quale la diede a frati della nostra congregatione con assegnamento d’alcuni territorij, che rendono scudi 19:4:7 con peso che si celebrasse ogni giorno una messa per l’anima de loro morti. Ha la chiesa sotto il titolo della Ss.ma Annunciata, è di struttura di fabrica, cioè chiuso di mura, e sta in fabrica, ha sei camere per habitatione de frati, ha la sacristia, reffettorio, cucina, dispensa, cellaro, granaro. Non si trova numero prefisso di religiosi, al presente habitano di famiglia tre sacerdoti, et due servienti, cioè il p. f. Agostino Spanò di Belvedere priore, il p. f. Francesco Imperiale da Nicastro, il p. f. Nicola da Melissa, f. Giuseppe converso professo, F. Nicola Vivacqua converso professo.

Possiede il detto monasterio alcuni pezzi di terra assignati dal magnifico barone di detta

Terra quando la fondatione, come si è detto, dalle quali ha d’entrata per ogn’anno scudi……………19:4:7

Possiede una vigna dalla quale fatto il computo fra 6 anni se n’ha per il vino ogn’anno scudi ………..2:5

Possiede una possessione dalla quale se n’ha d’entrata per ogn’anno fatto l’istesso computo scudi…..2:3:7

Possiede un’altra vigna piccola, et una casa dalla quale ne ha d’entrata per ogn’anno scudi………….2:7½

Possiede d’entrata di censi annui affrancabili scudi 48½ per ogn’anno …………………...…………48½

Ha d’entrata incerta di cerche di grano fando l’istesso computo fra sei anni scudi…………………….6:6½

Ha d’incerto di cerca d’oglio secondo l’istesso computo scudi X per anno…………………………..10

Item ha d’incerto di cera, oglio secondo l’istesso computo di spirituale nella chiesa scudi X………..10

All’incontro il detto monasterio ha obligo di messe da celebrarsi continuamente, cioè due per ogni giorno inclusa quella della fondatione, cinque per settimana, et una per mese, delle quali hanno parte di detti annui censi. Le suddette messe si sono sempre celebrate, et si celebrano; la messa conventuale non s’obliga alcun instrumento.

Item ha debito contratto per una volta tantum ducati 9 per il vitto de frati da pagarsi quando si può…9

Item spende per risarcimento del monasterio per ogn’anno fatto il computo uno scudo…………..….1

Item si fabrica quando si può, che vi sono legati, o elemosine, et buone annate, che soverchia l’entrata.

Item ha di spesa per la sacristia scudi……………………………………………………………..….10:2:8

Item ha di spesa ordinaria per il vitto de religiosi,

cioè grano, vino, oglio, et altre cose scudi 6 baiocchi 19 per anno………………………………..…...6:0:19

Item per vestiarij scudi 42:7½ alla ragione del monasterio di Cosenza già detto……………………..42:7½

Item spende per medici, medicine fando il computo fra 6 anni scudi………………………………….4:7½

Item spende per collette di superiori scudi 12 per anno fando

il computo tra 6 anni che vi sono stati due capitoli generali…………………………..……………...12

Item spende per visita, e sussidi di capitoli, e cavalcatura del compagno scudi………………………5:8

Item spende per viatici di capitoli, et altri necessarij scudi……………………………………………5

Item spende per barbiero, e lavandara scudi 3 per anno……………………………………………….3

Item spende per vasi di cucina e reffettorio uno scudo per anno scudi………………………………..6:6½

[formula del giuramento] 22 di marzo 1650.

Io f. Agostino Spanò di Belvedere priore del suddetto [monasterio]

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

9. MACCHIA

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 191-192r)

Il nostro monasterio nel casale della Macchia diocesi di Cosenza dell’istesso Ordine Eremitano di S. Agostino situato fuori di detto Casale distante un tiro di pietra in strada pubblica fu fondato, et eretto l’anno 1590 col consenso dell’eminentissimo s.r cardinale Pallotta di b. m. all’hora arcivescovo di Cosenza, cioè la chiesa era una confraternita di S. Giovanni Battista, et fu data in detto tempo a frati della nostra congregatione dall’università. Con l’assegnamento d’alcune poche entrate, cioè di 4 scudi annue sopra alcune possessioni, che possiede il monasterio con peso di celebrarsi messe senza altri patti, et oblighi.

Ha la chiesa sotto titolo et invocatione di S. Maria della Sanità è finita di fabrica, in monasterio è chiuso di fabrica di muro. Ha un dormitorio con 3 camere habitabili di frati, ha la sacristia, reffettorio, cucina, dispensa, cellaro, et una stalla piccola. Non si trova essersi stato prefisso numero di frati però al presente vi habitano di famiglia due sacerdoti, et un clerico, cioè il p. f. Agostino Martino della Macchia, il p. baccelliere f. Giovanni Battista Martino della Macchia, f. Francesco Antonio Serra serviente non professo.

Possiede due possessioni seu vigne dalle quali deductis et fatto

il computo fra 6 anni se n’ha d’entrata per la valuta del vino otto scudi………………………….8

Possiede due castagneti dalli quali fatto l’istesso computo

ne percipe d’entrata per ogn anno scudi uno giulij 7 …………………………..…………………1:7

Possiede 6 pezzetti di terra arborati di celsi, dalli quali può haver

d’entrata per ogn’anno secondo l’istesso computo scudi tre annui……………………………….3

Possiede una casa dalla quale levata l’accommodatura per ogn’anno ne ha d’entrata un scudo ...1

Possiede un altro pezzetto di terre arborate di celsi dalli quali ne ha giulij 9½ per anno .……….-:

Possiede d’entrata d’annui censi, et affrancabili scudi 55 e giulij 6 per ogn’anno …………..…55:6

Ha di spirituale incerto giulij 6 per anno.……………………………………………………..….-:6

Ha di cerca di grano, et ogni altra cosa però incerta scudi dodeci per anno ……..…………….12

Ha di cerca di formaggio incerta scudi………………………………………………..…………

Ha all’incontro il detto monasterio ha obligo di messe da celebrarsi

continuamente, cioè una continua per ogni giorno, e cinque per settimana.

Le quali si sono sempre celebrate, et si celebrano. Item ha di spesa per risarcimento

del monasterio per ogn’anno fatto il computo conforme come sopra 6 giulij per anno.…….….-:6

Item ha di spese per la sacristia, oglio, cera et altre cose scudi 6 e me[z]zo per anno…………..

Item ha di spesa di vitto ordinario, cioè grano, vino, oglio, et altre cose

commestibili per li frati secondo la presente famiglia scudi 55½ per anno ……..…………….55½

Item ha di spesa di vestiario secondo la presente famiglia

scudi 26:4 alla ragione del monasterio di Cosenza...…………………………………………..26:4

Item ha di spesa di medici, e medicine fando il computo come sopra per anno giulij .…..….….-:19

Item ha di spesa di collette di superiori, fando il computo fra 6 anni scudi 5:7 per anno …..…..5:7

Item ha di spesa di visita, et sussidio di capitolo,

e congregatione e cavalcatura del socio scudi……………………………………………………

Item ha di spesa per il barbiero, e lavandara giulij ventuno per anno……….…………….….….-:21

Item ha di spesa di vasi di cucina, e refettorio

per il monasterio giulij sette e baiocchi sei per anno………………..………………….…….….-:7:6

[formula del giuramento] 22 di marzo 1650.

Io f. Agostino Martino della Macchia priore del suddetto [monasterio]

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

10. MAGLI

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 163r-163v)

Nel Casale delli Maglij dell’istessa diocesi di Cosenza è un nostro monasterio dell’istesso Ordine Eremitano di S. Agostino un tiro di scopetta distante dal detto Casale, fu fondato, cioè l’università diede detta chiesa, ch’era in detto luoco alli frati della nostra congregatione dove fu il consenso dell’arcivescovo di Cosenza senza oblighi, et senza prefigere numero di frati così libera. La chiesa è sotto il titolo di S. Croce, è di struttura di fabrica di tre camere: due terrane una de’ quali è cellaro e l’altra cucina, un’altra sopra è dove habita il priore il quale solo con il serviente è la famiglia del luoco. La famiglia al presente: il priore p. f. Pietro di Scarpello di Zumpano, f. Giovanni Marone delli Magli serviente.

Ha d’entrata di censi annui scudi 43:6:6, de’ quali

non se n’essigono scudi 2:4, che già si son persi, scudi…………………..………………………..43:6:6

Ha un pezzo di terra nella Sila dal quale ha d’entrata giulij 19 annui…….…….…………….….….-:21

Ha due castagneti dalli quali ha d’entrata scudi 5 annui……………………………………………..5

Ha un querceto dal quale ha uno scudo l’anno……………………………………………………….1

Ha una vigna nella quale fa 12 barili di vino in parte però levata la spesa botte al pari (...)

Quando il priore va alla cerca del grano per le campagne

fin 4 tumula di grano, che ponno valer 3 scudi perché è negro………………………………………3

Ha d’entrata nella sacristia, e cerche di cuculli, e grano, et elemosina di sale scudi………………..12

Ha all’incontro obligo di 28 messe il mese qual è fondato sopra li detti censi.

Ha di censi passivi giulij…………………………………………….…….…….…………….….….-:

Ha di spesa per la sacristia per cera scudi...………………………………………………………….2:7½

Paga di vestiarij scudi 17½, cioè 10 al priore e 7½ al servente..…………………………………...17½

Paga per risarcimento di fabriche, et altre cose necessarie del monasterio scudi……………………5

Paga di collette a superiori scudi……………………………………………………………………..3

Paga al barbiero, e lavandara giulij 23 l’anno…….…….…………………………………….….….-:23

Paga al medico, e medicine l’un anno per l’altro scudi 5 circa l’anno………………………………5

Paga per la visita scudi 1:9½ per la cavalcatura del socio del vicario ………………………………1:9½

Il resto dell’entrata, quando il priore non è industrioso a farsi horto, et altre industrie di cerca quotidiane non basta per il suo vitto e del compagno, e patisce per quanto noi habbiamo potuto far conto volendo veder quanto vorria per la provista, e spesa continua.

[formula del giuramento] 7 di marzo 1650.

Io f. Pietro di Zumpano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

11. MARTIRANO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 176-177r)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine nella città di Martirano, diocesi della stessa città, situato fuori, e distante cinquanta passi in circa in luogo aperto, e strada publica fu eretto, et fondato l’anno 1574 col consenso, et autorità del q. monsignor Gregorio de Cruce all’hora vescovo di detta città, cioè questo era un hospitale, che fu in detto tempo dato a frati della nostra congregatione con peso che ogni [anno] li frati pro tempore di detto convento siano obligati intervenire al vespro, e festa dell’Assunta nel vescovato e habbino a portare un cereo d’una libra. Ha la chiesa sotto il titolo della SS.ma Annunciata. Quando fu il terremoto si rovinò tutto il monasterio e chiesa dalli fondamenti, adesso la chiesa sta il fabrica, et sono alzate le mura a metà d’altezza in circa. Il monasterio sta in fabrica però è chiuso di mura, ha un filo di camere, cioè cinque sopra, e cinque sotto, le quali servono per dispensa, cucina, refettorio, granaro, et dove si conservano le robbe della sacristia, et per habitatione de frati. Non fu prefisso numero di frati, adesso la presente famiglia è di due sacerdoti, et un clerico professo. Cioè il p. f. Francesco de Urso di Casole priore, il p. f. Daniele Spina delli Maglij sacerdote, f. Geronimo Tedesco clerico.

Possiede il detto monasterio otto pezze di terre lavoratori, e in diversi

luoghi, li quali rendono per ogni grano, e germano, et fatto il computo

fra 6 anni l’uno anno per l’altro sono di valuta di scudi 15:8 per ciaschedun anno…………………..15:8

Possiede 7 altri pezzi di terre arborate di castagne dalle quali

secondo l’istesso computo ne percipe per ogn’anno scudi……………………………………………17:2½

Possiede cinque altri pezzi di terre in diversi luoghi arborati di quercie,

dalli quali ha d’entrata per ogn’anno secondo l’istesso computo scudi………………………………22

Possiede sette giardini di celsi negri, quali ha per ogn’anno secondo l’istesso computo scudi………13:5

Possiede quattro vigne dalle quali ha per ogn’anno per la

valuta del vino, e frutti secondo l’istesso computo scudi………………………………………………8:6

Possiede d’annui censi parte affrancabili e parte enfiteutici

scudi 157½. Di questi ne sono litigosi, e non si esigono scudi 25..…………………………………157½

Ha d’entrata di Cerche di spirituale secondo il computo sudetto scudi 10 per ogn’anno…………….10

Item possiede capre numero 120 che si donano a me[z]zo frutto, le quali

secondo il computo dell’annate rendono per ogn’anno scudi 8 mentre campano……..………………8

Item possiede trenta vacche et sedici vitelli, che ancora si danno a mez[z]o frutto,

et rendono secondo il computo delle annate scudi 8 per ogn’anno…………………………………….8

Item possiede bovi dati in grasso a ragione di cinque tomola per bove,

che sono d’entrata per ogn’anno scudi 15 mentre vivono, però

dui se n’ha dato adesso, et ancora non se n’ha havuto niente……………………..………………….15

All’incontro ha peso di messe annue da celebrarsi ogni giorno ... (spazio bianco) continue, et una cantata la settimana, le quali si celebrano, et si sono sempre celebrate tutte, solo pochi mesi sono manca un sacerdote di famiglia per rimediare ad un altro convento per la morte d’un frate, però al capitolo si remedierà.

Item paga di censi passivi perpetui scudi uno, giulij 6, scudi ….……………………………………….1:6

Item per la fabrica si spende quanto si può secondo l’annate

Item per la sacrista cioè oglio, vino, cera ostie scudi X……………….……………………………….10

Item ha di spesa ordinaria di vitto secondo la famiglia ordinaria, et continua del monasterio scudi…105

Item ha di spesa di vestiarij secondo la presente famiglia scudi 26 però

è per questi pochi mesi perché ordinariamente è di scudi………………………………………………42:7

Item ha di spesa di garzone scudi X……………………………………………………………………10

Item per medici, e medicine secondo il computo di sopra scudi 8 per ogn’anno………….……………8

Item spende di collette di superiori scudi 13 fando il computo fra 6 anni l’uno per l’altro

Item paga per spesa di visita, e sussidio di capitolo, e

congregatione e cavalcatura del socio scudi 7 per ogn’anno……………………………………………7

Item per viatici di capitoli, et altri bisogni scudi..………………………………………………………5

Item spende per alloggi, et hospitatione di religiosi come di forestieri l’un anno per l’altro scudi…….8

Item per altre spese di biancherie, e vasi per la cucina, e monasterio scudi ……………………………4

Item per barbiero, e lavandara scudi 4 per ogn anno...………………………………………………….4

[formula del giuramento] 11 marzo 1650.

Io f. Francesco d’Urso priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

11. NICASTRO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 174r-174v)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine Eremitano di S. Agostino nella città di Nicastro diocesi dell’istessa città fu fondato, et dato un palazzotto di due camere alli frati della nostra congregatione dal q. p. f. Cesare d’Acquino (sic) l’anno 1591 col consenso del vescovo della città ch’era monsignor Theodosio Montefalco [1585-1595], et situate nell’istessa città, et strada publica, perché la città non è murata così come sono tutti questi nostri paesi; nella fondatione non vi sono patti, o oblighi ma sono gratis. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Maria della Sanità. È aperto, et la struttura della fabrica, e la chiesa, che sta in fabrica. Il monasterio ha tre camere finite, e 3 altre non finite, ma sono alzate le mura e coverte, sotto ha due altre camere, che servono per officine, et una cucina, e la sacristia, tutte queste camere sono attaccate con la chiesa. Non vi fu mai prefisso il numero di religiosi, m’hanno però soluto stare di famiglia due sacerdoti, et 2 servienti, adesso vi sta il p. f. Agostino di Nicastro priore, e f. Nicola Curdaro della Cellara serviente.

Possiede il detto convento una possessione attaccata al monasterio arborata di celsi, olive,

e fichi, la quale è d’entrata per ogn’anno fatto il computo fra 6 anni l’un anno per l’altro

scudi 10, et un altro scudo l’anno ha dalla terra aratoria di detta possessione scudi………………….11

Possiede d’annui censi perpetui scudi 21, giulij 1, baiocchi 5……………………………………...…21:1:5

Ha di spirituale per ogn’anno così di cerche come nella sacristia scudi………………………………12:6:37

Ha all’incontro obligo di 4 messe per settimana perpetue le quali si celebrano, e si sono sempre celebrate.

Ha di censi passivi scudi 5 perpetui per ogni anno al monasterio de frati conventuali, scudi..….…….5

Il vitto delli p.p. di famiglia si fa con la bertola in elemosine continue

per la città, che altrimenti non si può per entrata

Paga di vestiarij secondo la presente famiglia scudi 16:8 alla ragione

del monasterio di Cosenza, che corre per tutta la congregatione…………………………………….16:8

Paga di collette di superiori per ogn’anno scudi 4 secondo il computo suddetto……………..………4

Paga per la visita, e sussidio di capitolo, congregatione,

e cavalcatura del socio scudi 4 per ciaschedun anno……………………………………………….…4

Paga per medicine, e medici, un anno per l’altro scudi uno e me[z]zo………...……………………..

Paga al barbiero un scudo l’anno ……………………………………………………………………..1

Per la fabrica si spende quando ci sono elemosine che è cosa incerta.

Per la sacristia si spende quanto si fa d’elemosina.

[formula del giuramento] 13 di marzo 1650.

Io f. Agostino Ferrarese di Nicastro priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

12. NOCERA

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 293-295)

Il monasterio della Terra di Nocera nella diocesi di Tropea situato in campagna due miglia discosto dalla detta Terra di Nocera, et un miglio distante da altri casali habitati in strada publica in un campo, seu piano di terra aratoria chiamato Campo da Aratro. Fu fondato et eretto dal Beato Francesco di Zumpano ad istanza dell’università di Nocera mentre Lui proprio vivea, che sono da 150 anni in circa, ancorchè non se ne trovi scrittura di fondatione perché mentre visse Lui era chiamato nella Patria, et pregato perché fondasse monasterij. Si trova la consacratione fatta l’anno 1525 dal q. monsignor Francesco vescovo Cirenoto di Martirano a 23 d’aprile. Ha la chiesa sotto titolo di S. Maria di Loreto grande di fabrica, e finita. È claustrato con claustro grande tutto chiuso con torrette attorno. Ha un braccio di dormitorio quattro camere delle quali tre servono per habitatione de frati, et una per dispensa, ed un altro braccio di dormitorio 4 altre camere delle quali una è granaro, due altre per habitatione di servienti, e masseri, et un’altra per reffettorio. L’altro braccio di dormitorio non s’habita per essere stato rovinato dal terremoto nell’astrachi dalla parte di dentro se bene le mura sono intiere. Ha poi nella parte di sotto sacristia, cucina, magazeno di caso, cellaro, e stalla, et una camera, che serve per pagliericcio, et un’altra per conservatorio di legname vecchia per la fabrica. Non si trova esservi mai stato prefisso il numero delli frati per nessuno instrumento, o bolla. Al presente vi habitano di famiglia tre sacerdoti, un clerico et due laici professi, se bene adesso è così poca famiglia per mancamento di frati, che han soluto sempre starvi quattro, o cinque sacerdoti almeno; vi stanno due vaccari continui, et un massaro contiguo, et in alcuni tempi dell’anno ci sogliono stare tre vaccari, et due massari a tempo che si fatica, et sono cioè il p. f. Guglielmo Granino di Nocera priore, il p. f. Spirito di Cosenza, il p. f. Daniele di Periso sacerdoti, f. Nicola di Cosenza clerico professo, f. Domenico Martino della Torre, f. Giacinto Grandinetto di Nocera laici professi.

Possiede detto monasterio circumcirca il monasterio una vigna, et una continenza di terre aratorie di 90 tumulate in circa, ma ve ne sono parte boscose; dalla vigna si può haver d’entrata, fatto il computo fra 6 anni l’un anno per l’altro, nove scudi e ½ per anno per il vino, che può dar ogn’anno. Le terre non si danno ad altri, ne vuole nessuno seminarci, et così ne semina parte il monasterio per essere terre sterili, et alcune volte si fa il vino, alcune volte si perde la semente tanto che non si ponno stimar d’entrata alcune tumula [...]; si può far da 90 e 80 tumula di grano secondo le annate. Vi sono in dette terre alcuni piedi di celsi, che possono rendere l’anno otto giulij. Possiede alcune terre in altro luogo da 30 tumulate in circa dalle quali ne meno se n’ha entrata per essere luoghi infecondi, quando non ne semina parte il monasterio come s’è detto. Possiede un altro pezzotto di terre boscose dalle quali ne meno ne ha cosa alcuna per esser luoghi infecondi. Possiede un altro pezzo di terre più discosto, ma poco da 12 tumulate, le quali tutte si seminano per il monasterio [...].

Possiede un altro pezzetto di terra discosto anche dal quale

può haver d’entrata per ogn anno sette giulij fando il giusto computo………….…………….….….-:7

Possiede sette altri pezzetti di terra in diversi luoghi

dalli quali può haver d’entrata per ogn anno fatto il computo scudi…………………………………

Possiede un altro pezzo di terre arborate di celsi negri dalli quali ha d’entrata annua scudi……….20½

Possiede una casa dalla quale s’ha per affitto levata l’accomodatura scudi 3 l’anno……...…………3

Possiede d’entrata di censi affrancabili con pochi perpetui scudi 219. Di questi ne restano

in lite che non si esigono prima di finirsi le liti scudi 33, e ve ne sono inesigibili scudi ...…………17:3

Possiede 65 animali vaccine tra grandi e piccoli, cioè vacche, vitelle e vitelli,

li quali parte dell’anno pascolano nelli territorij del monasterio, e parte in altri.

E ne possiede di più altre 39, pure tra grande e piccole come di sopra, che ha date a

metà conforme l’uso del paese dalle quali ne può haver d’entrata per ogni anno scudi…………….85

Possiede 4 bovi d’aratro quali servono per la masseria, seu seminato, che fa il monasterio.

Item ha cinquanta capre tra piccole e grandi dalle quali

s’ha d’entrata per ogn’anno tre scudi, et otto giulij per anno…………………………………………3:8

Item ha una bestia sumerina la quale serve solo per servizio del monasterio.

Item d’elemosine incerte di cerche spirituali tre scudi per anno………………………...……………3

All’incontro il detto monasterio ha l’obligo di celebrare due messe continue per ogni giorno, due per settimana, e 34 per anno, le quali si sono sempre celebrate, et si celebrano. La messa conventuale non è per obligo d’instrumento.

Paga di censi passivi perpetui scudi………………………………………………………………….5:3:2

Paga per risarcimento del monasterio fatto il debito computo scudi 9½ e più secondo l’entrata……

Item ha di spesa per cera, oglio, et altre cose per sacristia scudi…………………………………….6:4

Item ha di spesa per il vitto ordinario di religiosi, e massari, e vaccari, levato il grano

che si fa nella masseria, che fa il monasterio nelle sue terre, solo se compra [al]l’anno,

fatto il computo dell’annate fertili, et infertili 15 tumula l’anno, perché ne vuole

per ogn’anno settanta tumuli, et 20 altri per la sementa per il seminare,

e senza le legna, che non si comprano, scudi 97 l’anno……………………………………………..97

Item ha di spesa di vestiarij di religiosi scudi 50 alla ragione del monasterio di Cosenza………….50

Item ha di spesa per li vaccari per loro salario

tutto l’anno mettendosi quanto ve ne bisogna, scudi ……………………………………………….33½

Item ha di spesa per li massari per il salario per tutto l’anno scudi…………………………………24:7

Item ha di spesa per compra d’herbaggi

che mancano alle vacche più di quello del monasterio scudi…………………………………………

Item ha di spesa per la masseria de grani per zappoliare, et annettare scudi………………………..28½

Item ha di spesa di vomere, corde, et altri ferramenti di campagna scudi 4:7½ per anno……………5:7½

Item ha di spesa di medico, e medicine fando il computo come di sopra scudi 15 per anno...……..15

Item per viatici di capitolo, et altre cose necessarie del monasterio scudi 50 l’anno……………….50

Item per collette di superiori fatto il computo fra 6 anni scudi 17, giulij 5½ per anno ……..……...17:5½

Item ha di spesa per la visita, e sussidio di capitolo, et congregatione scudi 6 l’anno……………….6

Item ha di spesa per la visita, cavalcatura del socio giulij……………………………………………-:9½

Item per il barbiero, e lavandara scudi………………………………………………………………..3:4

Item per vasi di cucina, e reffettorio, et altre cose necessarie per il convento scudi…………………3:8

[formula del giuramento] 26 di marzo 1650.

Io f. Guglielmo Granini di Nocera priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

14. PAPANICE

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 185-186r)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine di S. Agostino nella Terra di Papanici diocesi di Cotrone situato distante detta Terra cinquanta passi in circa, fu fondato et eretto l’anno 1607 col consenso del q. monsignore D. Tomaso de Monti vescovo di Cotrone, et detta chiesa era una confraternita, la quale fu data dall’università et da detti confrati alli frati della nostra congregatione con l’entrate, e pesi di messe che haveva, et senza altri patti e osservationi. Ha la chiesa sotto il titolo, et invocatione della Ss.ma Annunciata, sta in fabrica, cioè la chiesa è finita di fabrica, il monasterio è tutto chiuso di mura, però è finito un braccio di dormitorio, l’altri sono tutti principiati; ha cinque camere per habitatione de frati, et sotto vi è un cellaro, cucina, reffettorio, et dispensa, e conservatorio di legna. Vi habitano di famiglia 4 sacerdoti, un serviente, et un garzone, cioè il p. f. Carlo Mauro di Nicastro, il p. f. Agostino Nasca di Cruculi, il p. f. Francesco Romano d’Aprigliano, il p. f. Nicola di Casole, f. Domenico d’Arena converso serviente, Giovanni Sicilci garzone.

Possiede una vigna dalla quale ha per ogn’anno scudi 9½ secondo il detto computo…………………

Possiede tredici case in detto casale dalle quali ne ha per affitto ogn’anno scudi quaranta……..………………40

Ha per la cerca della bertola cioè del pane, che può

valere scudi 13, giulij 3 per ogn’anno entrata incerta………………………..……………………….13:3

Ha di spirituale nella sacristia d’entrata incerta

scudi 9½ per anno sempre secondo il detto computo di sei anni………………………………………

Ha d’elemosina di sale dalla corte che supera il vitto scudi 2 per ogn’anno…………………………..2

Ha d’elemosina d’offerta giulij 14 per anno fatto il computo come sopra……….……………………-:9½

All’incontro il detto monasterio ha peso di messe per ogn’anno da celebrarsi continue, cioè cinque per ogni giorno, due per settimana, 20 per mese, e 122 per ogn’anno. Dalle quali resta da celebrarsene una continua, due per mese, e 122 per anno; questo mancamento viene prima per non haver sacerdoti nella nostra congregatione, et poi per essere alcune messe con l’entrate sopra case, le quali parte sono dirute, e parte mancate assai per il che il monasterio non può alimentar tanta famiglia.

Paga di censo perpetuo due tumula di grano l’anno,

che possono valere scudi uno, e giulij tre, baiocchi tre, scudi……….………………………………..1:3:3

Per la fabrica vi è un procuratore secolare, il quale fa la cerca del grano l’anno, et ha cura di riceversi qualche lascito, quando ve ne sono per la fabrica, et si spende puntualmente a beneficio di detta fabrica secondo l’entrate

Item ha di spesa per la famiglia, cioè cera, oglio, et altre cose scudi 13½ per ogn’anno………….….13½

Ha di spesa per il vitto ordinario cioè grano, vino, oglio,

et altre cose comestibili per li frati scudi 96:8 per ogni anno…………………………………………96:8

Item paga per vestiarij di religiosi secondo la presente

famiglia scudi 45:4 alla ragione del monasterio di Cosenza già detto………………………………..45:4

Item paga di medico, e medicine secondo il computo di 6 anni scudi 18 per anno…………………..18

Item paga per colletta di superiori per ogn’anno fando il computo di 6 anni scudi ………………….18

Item spende per la visita, e sussidio del capitolo, e congregatione scudi sette…...……………………7

Item per la cavalcatura del socio giulij …………………………………………………….…………..-:9½

Item per vasi di cucina, di reffettorio, et altre cose giulij…………………………..…………………..-:14

Item per corde per le campane, et altri ferramenta un scudo…………………………………………...1

Item al garzone scudi tre, e giulij otto…………………………………………………………………..3:8

Item paga al barbiero, e lavandara scudi quattro, e giulij sette, e me[z]zo……………………………..4:7½

[formula del giuramento] 19 di marzo 1650.

Io f. Carlo Mauro di Nicastro priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

15. PATERNO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 187-188r)

Il monasterio nostro del Casale di Paterno dell’istesso Ordine di S. Agostino situato nell’istesso casale, ch’è nella diocesi di Cosenza, è distante cento passi in circa dal detto casale, cioè in strada publica, fu fondato, et eretto l’anno 1588 da un nostro frate Paulo da Castiglione datogli dall’università col consenso del q. monsignor arcivescovo di quel tempo. Ha la chiesa sotto titolo di S. Marco; è di struttura di fabrica, cioè ha la chiesa finita di fabrica, il convento ha un solo braccio di dormitorio attaccato con la chiesa, nel resto sta aperto, et si può fabricare quando si può; ha quattro camere d’habitatione, vi fu però una dispensa, sotto vi è sacristia, reffettorio, cucina e cellaro. La famiglia che al presente vi habita sono due sacerdoti, et un serviente, cioè il p. f. Filippo Micieli di Rovito priore, il p. f. Giuseppe Nicoletta di Rovito sacerdote, e f. Giuseppe Tarsitano di Paterno serviente.

Possiede attorno il monasterio un horticello, et una vigna tutte di me[z]za tumulata di terra, che non se ne può haver niente d’entrata per anno. Possiede un pezzetto di terra aratoria, et un conchinello (sic) dalle quali fatto il computo fra 6 anni s’ha d’entrata per ogn’anno 6 giulij et me[z]zo…………………………..-:9½

Possiede 4 possessioni in diversi luoghi arborate di celsi negri, che per vendita della fronda e per ogn’anno, fatto il computo fra sei anni, se ne può havere d’entrata per ogn’anno scudi………………………...15

Possiede una casa palatiata con 4 camere in Paterno, et un’altra in Cosenza, dalle quali si può havere d’entrata per ogn’anno scudi 4 fatto il computo, e levate l’accomodature……………………………..4

Possiede d’entrata di censi annui, censi scudi 22 [e] giulij 2 per ogn’anno, dalli quali exige ducati ….3:4

Ha 47½ scudi in deposito per applicarsi a censo dalli quali ne ha

cinque scudi l’anno, che sono della cappella del Rosario per la

celebratione di tante messe, et le paga l’istessa, che le tiene in deposito, scudi……………………….47½

Ha d’entrata incerta spirituale e cerche così di grano, come di pane,

et ogn’altra cosa scudi 17 in circa per ogn’anno, fando il computo fra 6 anni, scudi…………………17

Ha d’elemosina di sale dalla regia corte oltre del vitto giulij 20 per ogn’anno………………………..-:20

All’incontro il detto monasterio [ha] obligo di messe da celebrarsi continuamente per ogn’anno, cioè una il giorno continua però con entrata, solo di cinque scudi e due giulij e tre baiocchi per anno per esser lasciate le possessioni a rendita, et di più una per settimana, et 82 per anno quali si sono sempre celebrate, e si celebrano. La messa conventuale non si trova per obligo d’instrumento.

Il detto monasterio paga di censi passivi giulij 28½ per ogn’anno………..…………………………..-:28½

Ha debito contratto per il vitto de frati da pagarsi per una volta tantum quando si può scudi...…….16:1½

Item spende per la sacristia per cera, oglio, et ogn’altra cosa scudi undici, e giulij 7 per ogn anno...11:7

Item ha di spesa per il vitto ordinario di frati,

cioè grano, vino, oglio, et altre cose comestibili scudi 52 per ogni anno……………………………52

Item ha di spesa di vestiario di religiosi scudi 26, et

un giulio et me[z]zo alla ragione del monasterio di Cosenza………………………………………..26

Item ha di spesa di medici, e medicine fando il computo fra 6 anni l’un anno per l’altro scudi…….10

Item spende per collette di superiori scudi cinque per ogn’anno

fando il computo fra sei anni nelli quali sono successi due capitoli generali………………………….5

Item ha di spesa per la visita per ogn’anno due scudi, et

uno e me[z]zo per sussidio di capitolo, e congregatione………………………………………………

Item ha di spesa per la cavalcatura del socio giulij……………………………………………………-:9½

Item ha di spesa per barbiero, e lavandara dui scudi per anno………………………………………..2

Item ha di spesa per vasi di cucina, reffettorio, et del monasterio uno scudo per anno………………1

[formula del giuramento] 20 di marzo 1650.

Io f. Filippo Micieli di Rovito priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

16. ROVITO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 166-167r)

Il monasterio di Rovito dell’istesso nostro Ordine di S. Agostino nell’istessa diocesi di Cosenza situato distante dal detto casale un di miglio in me[z]zo la strada publica, fu fondato con la confirmatione dell’arcivescovo di Cosenza l’anno 1524; non si trova esservi stato patto, o numero prefisso di frati, ma gratis, e libero. Ha la chiesa sotto vocabulo di S. Maria delle Gratie, è di struttura di fabriche tutto serrato, ha dodici camere, ha cellaro, et un luogo per farsi il reffettorio, di dette camere una serve per cocina, un’altra per dispensa, queste sono in un dormitorio doppio. Vi stanno adesso di famiglia il p. f. Berardino Micieli priore, il p. f. Fulgentio Amieri sacerdote, fra Francesco Bonifaci di Spezano converso, fra Francesco Rijtano di Zumpano converso.

Possiede una vigna attorno il monasterio, et due altre contigue nelle quali si fanno otto salme di vino l’un anno computato per l’altro, che può valere d’entrata al monasterio ogn’anno 9 scudi………………..9

Ha d’alcune terre, che sono in detta vigna, un tomolo e me[z]zo di grano d’anno,

che può valere d’entrata annua al monasterio giulij 17 annui……………………..………………….-:17

Possiede alcune quercie dalle quali si ha l’anno diecinove giulij d’entrata……….………………….-:19

Ha d’entrata d’alcuni piedi d’olive in dette vigne dieci giulij l’anno……….……….……………….-:10

Ha un pezzetto di terra ch’è dentro le dette vigne dalla quale ha

tre stuppelli di grano l’anno, che vagliono quattro giulij l’anno…………….……….……………….-:4

Possiede alcuni altri pezzotti di terra dalle quali ha d’entrata

quindici giulij l’anno computando l’un anno con l’altro……….……….…………………………….-:15

Possiede un pezzotto di terra alla Sila dal quale se ne ha 5 giulij d’entrata l’anno…………….…….-:4

Possiede una possessione arborata la quale sta in affitto per 5 scudi annui………………………….5

Possiede un’altra possessione dalla quale si ha per ogn’anno undici giulij e quattro baiocchi…...….-:11:4

Possiede un’altra possessione dalla quale se n’ha d’entrata perché sta in affitto 19 giulij l’anno..….-:19

Possiede di censi annui scudi 66:3 quali sono affrancabili…………………………………………..66:3

Ha d’elemosina di cerche di grano in campagna 4 scudi e 5 giulij,

quando il priore è diligente che ci va, e ci manda…………………………………………………….4:5

Ha d’elemosina di cascietta giulij 23 et un carlino……….……….………………………………….-:23:1

Ha di elemosina di coculli quando ci né giulij 23 et un carlino……….……….…………………….-:23:1

Ha di entrata di spirituale, et per cessioni di morti

incerti computando l’uno anno con l’altro scudi 13, giulij 3………………………..………………13:3

Ha di cerca della bertola di pane, che fatto il conto può rendere

15 tumula di grano, che sono 12 scudi annui quando però si sa far

la cerca, et si mantiene la divotione, et sono l’annate buone………………………………………..15

Ha all’incontro obligo di celebrare 10 messe la settimana, se bene alla maggior parte son perse l’entrate per esser perse le terre, e possessioni, oltre della conventuale, et per ogni anno ci è obligo di 59 messe da celebrarsi sempre quali si celebrano.

Ha di censi passivi 4 giulij annui perpetui……………………………………….…………….…….-:4

Ha debito contratto per una volta tantum da pagarsi scudi…………………………………………28½

Spende per la sacristia ogn’anno 8 scudi l’anno …………………………………………………….8

Ha di spesa ordinaria di vitto, cioè grano, vino oglio, et altre cose comestibili scudi ……………..59

Ha di spesa di vestiarij secondo la presente famiglia

scudi 33½ secondo la ragione del monasterio di Cosenza già detta………………………………..33½

Ha di spesa di medico 38 giulij……………………………………….……………………….…….-:38

Et di medicine ogn’anno fando in computo, ma incerto, scudi 2…………...………………………2

Ha di spesa di barbiero scudi 3 l’anno………………………...……………………………………3

Ha di spesa di lavandara scudi 4 l’anno…………………………………………………………….4

Ha di spesa di collette di superiori scudi X ogn’anno…………………………...………………...10

Ha di spesa di visita, e sussidio di capitolo, e congregatione 5 scudi………………………………5

Ha di spesa di cavalcatura del socio del p. vicario nove giulij et me[z]zo…………..……….…….-:9½

Ha di spesa di reparatione del monasterio scudi 2 per ogn’anno computando un anno per l’altro...2

[formula del giuramento] 9 di marzo 1650.

Io f. Berardino di Rovito priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

17. SCIGLIANO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 168-169v)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine di S. Agostino della città di Scagliano, diocesi di Martirano, situato in strada publica un tiro di pietra distante dall’habitato in me[z]zo a due quartieri, fu fondato l’anno 1531, cioè dato il monasterio sudetto che stava in fabrica dalla città alli frati della nostra congregatione con publico instrumento, nel quale vi è patto che in detto monasterio il superiore pro tempore procuri che vi stij di famiglia un predicatore per il tempo della predicatione, però di questo a questo tempo non si osserva, che non ne habbiamo memoria fatta diligentissima inquisitione con PP. antichi e vecchi, fu fondato col consenso, et autorità di mons. vescovo di Martirano. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Agostino, è di struttura di fabrica, cioè chiuso da un solo dormitorio, cioè sotto vi è reffettorio, cucina, dispensola di reffettorio, una camera, cellaro, stalla, et un luogo da conservar la legna; di sacristia se ne servono dietro il Sancta Sanctorum perché l’officio si dice nel soprapo[po]lo. Sopra nel dormitorio 6 camere per habitatione de frati, et una dispensa fuori del dormitorio contiguo, vi è una loggetta, et una camera, et un granaro. Il vescovo che fè la confermatione fu il q. mons. Angelo Papparo da (spazio bianco...). Non vi fu prefisso numero di religiosi, e servienti, ma di presente vi habitano di famiglia sacerdoti numero tre servienti uno, cioè il p. f. Giuseppe Gentile di Scigliano priore, il p. f. Filippo Marcora di Cosenza, il p. f. Giuseppe Pelegrino di Nocera sacerdoti, f. Francesco Pensieri di Scigliano converso serviente.

Possiede un horticello piccolo con vigna, et terre arborate di castagne, e quercie attorno il monasterio che se ne può haver d’entrata scudi 10 per ogn’anno……………………………………………………10

Possiede un pezzo di terre aratorie dalle quali ha d’entrata ogn’anno

fatto il computo un anno per l’altro 13 tumula di [grano] germano,

che sono valuta di scudi otto, e giulij 7 per ogn’anno fatto l’istesso computo…………………….8:7

Possiede tre altre vigne, et due horticelli dalli quali ha

d’entrata ogn’anno chè stanno in affitto scudi 4, giulij 9:3………………………………………..4:9:3

Possiede 3 possessioni arborate di castagne dalle quali

ha d’entrata per ogn’anno perché stanno in affitto scudi………………………………………….5:4

Possiede un casalino che sta in affitto per ogn anno giulij 6 e baiocchi 6½………………………-:9½

Possiede un pezzo di terra pigliato quest’anno

dalla quale si potrà havere per ogn’anno scudi 3 d’entrata ……………………………………….3

Ha una lite di scudi cento che si sta facendo incerta……………………………………………100

Ha una lite di scudi 40 che si sta facendo incerta ………………..………………………………40

Ha un’altra lite di scudi 45 pendente incerta……………………………………………………..45

Ha d’entrata di censi annui tutti affrancabili scudi 135:5½ de quali

ve ne sono inesigibili, et in lite scudi 21, che restano da esigersi ogn’anno……………………135:5½

Ha di spirituale, e cerche così per la città come per le

campagne per quanto si è sperimentato scudi 13 per ogn’anno………………………………….13

Ha un me[z]zo bove dal quale mentre vive ne ha tre tumina di grano l’anno scudi………………3

Ha una bestia sumerina dalla quale si serve per legna, et altre cose

necessarie, la quale si può mettere di rilievo per ogn’anno mentre campa scudi………………..30

All’incontro il detto monasterio ha peso di messe ogn’anno, cioè due messe continue per ogni giorno, et due per ogni settimana, le quali vi è un anniversario la settimana et una messa cantata l’anno, oltre la conventuale, la quale non si ha per obligo di nissuno peso; delle due messe la settimana se n’ha solo d’entrata sette giulij, e 6 baiocchi per anno. Le sudette messe si celebrano, e sono state per il passato sempre celebrate.

Ha di spesa per reparatione della chiesa, et monasterio scudi 3 per ogn’anno…………….…….3

Ha di spesa per la sacristia, e chiesa in cera, oglio,

et altre cose scudi otto, et un giulio per ogn’anno……………………………………………….8:1

Ha di spesa ordinaria di vitto di frati, cioè grano, vino, oglio et

altre cose comestibili scudi 71:9 ogn’anno secondo la famiglia presente………………………71:9

Ha di spesa di vestiarij di frati secondo la presente

famiglia scudi 36 alla ragione del monasterio di Cosenza………………………………………36

Ha di spesa di medico, e medicine per ogn’anno computando l’un anno per l’altro scudi tre……3

Ha di spesa di barbiero giulij 14:2 per anno…………………………….……..………………….-:14:2

Ha di spesa di lavandara uno scudo per anno……………………………………………………..1

Ha di spesa al garzone, che tiene il monasterio per suo salario scudi 14, e giulij 2..……………14:2

Ha di spesa per vitto della bestia sumerina in paglia, et orgio scudi……………………………...9:4:7

Ha di spesa di colletta di superiori havendo fatto il computo di 6 anni passati,

nelli quali son stati due capitoli generali scudi 11:3 per ogn’anno………………………………11:3

Ha di spesa di visita, e sussidio del capitolo, e congregatione scudi 4:7 per ogn’anno…………..4:7

Ha di spesa per la cavalcatura del socio del p. vicario giulij………………………………….….

Ha di spesa per cose necessarie del monastero,

come piatti, et altre cose un scudo per ogn’anno scudi...................................................................1

[formula del giuramento] 10 di marzo 1650.

Io f. Giuseppe Gentile di Scigliano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

18. SELLIA

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 181-182v)

Il nostro monasterio della Terra di Sellia dell’istesso Ordine di S. Agostino situato nell’istessa Terra poco discosto non saran mai dieci passi, nella diocesi di Catanzaro, fu fondato et eretto l’anno 1570 con il consenso del q. mons. Angelo Horabona vescovo all’hora di Catanzaro, e fu dato a frati della nostra congregatione detto luogo a chiamata del s.r barone di detta Terra, et dell’università. Ha la chiesa sotto il titolo et invocatione di S. Maria delle Gratie. È di struttura di fabrica, et è serrata di muro, et sta attaccata al monasterio, ha un dormitorio con cinque camere per habitatione de frati sopra, et sotto ha reffettorio, cellaro, et cucina, ha la sua sacristia, vi è stalla ancora. L’istesso anno che fu fondato il detto barone vi assignò d’entrata scudi 19 annui, li quali adesso si pagano, e l’università altri scudi 19, li quali non si sono pagati a 19 anni, ne si pagano, et all’incontro vi fu patto, et obligo da parte de frati di tenere in detto monasterio di famiglia 4 sacerdoti et due servienti, et che due sacerdoti dovessero per ogni giorno celebrare per loro cioè per il detto barone, e università, e loro descendenti. Questo numero di religiosi un pezzo fa che non è stato in detto convento per non potersi vivere, ma ce ne sono stati tre, et 2 servienti, o uno, et al presente la famiglia è di 3 sacerdoti, et un serviente, e di questo sta contenta l’università, e barone, vedendo la necessità, et questo ha moltissimi anni ch’è così. Il p. priore è il p. baccelliere f. Agostino Cristiano da Scigliano, il p. f. Guglielmo Mazza, il p. f. Domenico di Rosa dalli Cotronei, che adesso è partito per l’anno santo, f. Pietro Angelo di Manna laico professo serviente.

Possiede quattro pezzotti di terra aratorie in diversi luoghi

nella marina, dalli quali fatto il computo fra 6 anni se ne può

havere d’entrata di valuta di grano 15 giulij, baiocchi 2 per ogn’anno………………………….….-:14:2

Possiede 4 vigne in diversi luochi, le quali stanno in affitto,

et n’ha d’entrata per ciaschedun anno scudi…………………………………………………………5

Possiede ancora cinque case in detta Terra dalle quali

detratta la reparatione se ne può havere per ogn’anno scudi…………………..…………………….5

Possiede d’entrata di censi annui scudi 81:0:9½ dalli quali ne sono inesigibili

scudi 19 che paga l’università, come si è detto di sopra, et altri scudi 4:7½ d’altri particolari ……81:0:9½

Ha dentro la detta chiesa la cappella del Rosario, che è confraternita, nella quale si è sempre celebrato, et si celebrano sei messe la settimana, e se n’ha scudi 28½ dalli confrati, però non è entrata istrumentata, ma a beneplacito de confrati, questo si ch’è per uso immemorabile……………………….……………28½

Ha d’entrata di spirituale, e cerche che si fanno per ogn’anno

scudi 17, et giulij 2 secondo il computo fatto fra 6 anni, però sono d’incerte……………………..17:2

Possiede un horticello contiguo al monasterio di nessuna entrata perché non ha arbori.

Possiede un altro horticello dal quali si può havere due giulij per anno d’entrata……………….….-:2

Ha d’elemosina di sale per ogn’anno due scudi soverchi del vitto………………………………….2

All’incontro il detto monasterio ha obligo di messe da celebrarsi ogn’anno, et due continue per ogni giorno conforme l’instrumento della fondatione, se bene non vi sono più di 19 scudi d’entrata per hanno (sic). E di più ne ha un’altra continua per giorno, et 4 per settimana che sono tutte per istrumenti. Vi sono ancora 6 messe per settimana alla cappella del Rosario, le quali non sono per istrumento, ma per uso immemorabile a beneplacito de confrati. Di queste si sono lasciate di celebrare una continua per ogni giorno, et tre per settimana a causa che non vi sono entrate. Le messe manuali, come queste che si celebrano al Rosario vengono a ragione di 9 baiocchi per una.

Item paga di censi perpetui tre giulij per anno……………………..…………………………….….-:2

Item paga, seu spende per risarcimento del monasterio un scudo per anno…………………………1

Item ha di spesa per la sacristia cioè per cera, et oglio scudi 9, e giulij due, e baiocchi otto ……….9:2:8

Item ha di spesa per il vitto ordinario di frati, cioè grano, vino, et altre cose scudi………………..51½

Item ha di spesa per vestiarij secondo la presente famiglia

scudi 36 alla ragione del monasterio di Cosenza già detto…………………………………………36

Item ha di spesa di medico, e medicine fando il computo l’un anno per l’altro scudi due ……….....2

Item ha di spesa per collette di superiori fando il computo fra sei anni scudi otto per ogn anno……8

Item ha di spesa per la visita, e sussidio di capitolo, e congregatione scudi quattro………………...4

Item ha di spesa per la cavalcatura del p. compagno nove giulij, e me[z]zo…….……………….….-:9½

Item ha di spesa per la visita, e sussidio di capitolo,

per viatici, et altre necessità del monasterio scudi 2 e giulij 7½…………….……………………….2:7½

Item ha di spesa per il barbiero, e lavandara scudi uno e giulij nove………………………………..1:9

Item ha di spesa per hospitalità di forestieri nove

giulij, et me[z]zo per anno fando il computo come sopra…………….………………………….….-:9½

Item ha di spesa di biancheria, e suppellittili, e vasi per il

monasterio secondo l’istesso computo scudi due per anno………………………………………….2

[formula del giuramento] 18 di marzo 1650.

Io Baccelliere f. Agostino Cristiano de Scigliano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

19. S. STEFANO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 172-173r)

Il monasterio nostro dell’istesso Ordine di S. Agostino, nel casale di S. Stefano situato dentro l’istesso casale, diocesi di Cosenza, fu fondato, cioè era un hospitale, e dalla università fu dato alli frati nostri della congregatione con patto che vi stessero et habitassero dui frati et imparassero li figlioli di quando in quando, et questo fu l’anno 1571, detta fondatione fu confirmata dall’arcivescovo di Cosenza conforme per bolla l’anno 1572. Ha la chiesa sotto il titolo della SS.ma Annunciatione, et è di struttura di fabrica, cioè la chiesa diruta dal terremoto, et cominciata fabricare nel sancta sanctorum. Il monasterio anco aperto per essersi ancora diruto, et vi sono fabricate di nuovo 4 camere per habitatione di frati, et sotto vi è il cellaro, dispensa, una camera dove stanno le legna, et un’altra vacua, ma sono accordi di finire; delle 4 di sopra una serve per cucina e reffettorio. L’arcivescovo che diede il consenso fu mons. Paulo Ursino cardinale. Vi habitano adesso di famiglia tre sacerdoti e due servienti, cioè il p. Guglielmo Stefano di S. Stefano, il p. f. Daniele Quarnieri di Rovito, il p. f. Francesco Granaro di Zumpano sacerdoti, f. Francesco Russo di Rovito professo, e Lorenzo Gazaruso di Zumpano sacerdote non professo (sic).

Possiede una vigna contigua al convento con alcuni piedi di celsi dalla quale s’ha d’entrata

per ogn’anno, fatto il computo fra 6 anni, e levate le disgratie che ponno succedere scudi 4 annui…4

Possiede un poco di tera arborato di celsi contiguo al monasterio

dal quale se ne ha per ogni anno 3 giulij secondo l’istesso computo…………….…………….….….-:3

Possiede dodeci pezzetti di terra aratoria in diversi luoghi

dalla quale ne ha il terragio in grano e germano,

e fatto il computo come di sopra rendono per

ogn’anno da fertile, et infertile scudi 16, giulij 9 …………………………………………………..16:9

Possiede d’entrata di censi annui parte affrancabili parte perpetui scudi 121 e giulij 8…..………121:8

Ha d’entrata di spirituale di sacristia, et di cerche per

ogn’anno fatto il computo scudi 6 però è intrata incerta …………………………………………….6

Ha all’incontro il monasterio sudetto obligo di messe da celebrarsi per ogn’anno, cioè due messe continue per ogni giorno, due per settimana, et una per ogn’anno oltre della conventuale la quale non è per obligo d’elemosina. Tutte queste messe si celebrano puntualmente secondo l’obblighi.

Ha di peso di censi perpetui passivi, cioè quindici baiocchi per ogn’anno …………………...……..-:-:15

Il monastero sta in principio di fabrica, e la chiesa, e se ci spende quanto si può secondo l’annate, per esempio quest’anno si sono spesi diecinove scudi alla fabrica della chiesa, et l’anni passati si sono spesi per far le dette camere in più volte da 260 scudi dal terremoto in qua, cioè dall’anno 1640 non si può mettere cosa stabilita perché si sta in principio.

Ha di spesa di cera, et altre cose per la chiesa 6 scudi per ogn’anno per insino

che la chiesa non viene a termine conesuro (?), che si potrà tenere il Santissimo, scudi …..………..6

Ha di spesa di vitto ordinario di frati, cioè grano, vino, et altre cose commestibili

scudi 76 secondo la presente famiglia, e fando secondo il computo di sopra………………………76

Ha di spesa di vestiarij scudi 45, e giulij tre, e baiocchi 4 alla

ragione già detta del monasterio di Cosenza secondo la presente famiglia …………….…………..45:3:4

Ha di spesa di medico e medicine scudi 4:7½ secondo il computo di sopra l’un anno per l’altro…...4:7½

Ha di spesa di collette di superiori scudi dieci fando il computo fra sei anni come di sopra …..…..10

Ha di spesa per la visita, e sussidio di capitolo, e congregatione scudi 5 per ogn’anno……………..5

Ha di spesa per la cavalcatura del socio del p. vicario nove giulij………..…….…………….….….-:

Ha di spesa di barbiero scudi due per ogn’anno…………………………………….……………….2

Ha di spesa di lavandara per ogn’anno giulij……………………………..…….…………….….….-:19½

Ha di spesa per piatti, et altre cose del monasterio un scudo………………………………………..1

[formula del giuramento] 12 di marzo 1650.

Io f. Stefano Guglielmo di S. Stefano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.

___________________________________________________

 

20. ZUMPANO

(AGA, Ii, vol. VI, ff. 164-165r)

Il monasterio di Zumpano dell’istesso Ordine nell’istessa diocesi, situato in detto casale, un tiro di scopetta poco meno distante da detto casale. Era una chiesa la quale l’università di detto casale la diede alli PP. di S. Agostino della nostra congregatione che ne facessero monasterio, et habitassero l’anno 1559 gratis, senza patto, o obligo veruno; vi fu il consenso dell’arcivescovo di Cosenza. Ha la chiesa sotto il titolo di S. Maria degli Angeli, è di struttura di fabrica, cioè chiuso di mura; ha sette camere per habitatione di frati; ha sacristia, reffettorio, cellaro e cucina; nella fondazione non vi fu prefisso il numero di sacerdoti, e clerici. La famiglia che al presente vi è sono: il p. f. Giulio Nicola di Zumpano priore, il p. f. Guglielmo di Flori di Massirano, il p. f. Agostino Guerrieri di Zumpano sacerdoti, f. Tomaso d’Audavia di Rovito clerico. Il consenso lo diede il q. mons. Horatio Greco vicario generale di mons. Tadeo cardinale de Gadis arcivescovo di Cosenza.

Possiede attorno il monasterio una masseria con terre, arbori, olive, vigna dalle terre se n’ha d’entrata 3 tumula di grano l’anno, che possono valere scudi 3; dalla fronda di celsi scudi 12 l’anno; dalle castagne se n’ha un scudo l’anno; dalli frutti due scudi l’anno, dalla vigna per li frutti, che serve per il monasterio che può valere 15 scudi l’anno, dall’olive 3 scudi l’anno tutte computando l’un altro con un altro[ scudi…36]

Possiede un’altra possessione, la quale sta affittata 7 scudi e giulij 7 d’entrata l’anno…………………..7:7

Possiede un’altra possessione la quale sta in affitto per scudi 5 l’anno…….…………………………….5

Possiede alcuni celsi li quali si vendono all’anno 4 giulij………..…….………………………….….….-:4

Possiede un’altra possessione la quale sta in affitto 4 scudi l’anno……………………………………...4

Possiede un’altra possessione de celsi, che si vedono 5 scudi l’anno, un anno per l’altro………………5

Possiede un’altra possessione, seu masseria, che sta in affitto 5 scudi l’anno …………………………..5

Possiede un’altra possessione, che sta in affitto 27 giulij e me[z]zo l’anno, giulij ……………….….….-:27½

Possiede un’altra masseria, che sta in affitto 13 giulij e me[z]zo……………………………………….13½

Possiede un’altra possessione, che sta in affitto 19 giulij l’anno………………………………….….….-:19

Possiede un horto, che sta in affitto 7 giulij e me[z]zo………………………..……………….….….….-:7½

Possiede sei case in detto casale dalle quali ne ha per

affitto l’anno 8 scudi levati l’accomodamenti scudi……………………………………………………..8

Possiede alcune terre dalle quali se ne può haver d’entrata due giulij l’anno…………………….….….-:2

Possiede un horto, che si affitta 8½ giulij l’anno………………………………...……………….….….-:8

Possiede un’altra possessione, che sta in affitto quattordici giulij e 4 baiocchi………………….….….-:14:4

Possiede un horto, che sta in affitto per undici giulij e 4 baiocchi l’anno………………………..….….-:11:4

Possiede due altri horticelli et un casalino da quali, che stanno in affitto, si ha otto giulij ½ l’anno…...-:8½

Ha d’entrata di censi 91 scudi annui, che sono affrancabili, e parte perpetui, scudi ………….………91

Ha per elemosine di grano l’anno cioè l’uno per l’altro due scudi e me[z]zo…………...……….….….

Ha per elemosina di pane l’un anno per l’altro alla valuta di cinque scudi l’anno……………………..5

Ha per elemosina di cuculli un anno per l’altro un scudo………………………………………………1

Ha per elemosina di spirituale 2½ scudi l’uno per l’altro ………………………………………………

Ha una segia de servire de notari dalla quale ha dieci giulij l’anno in circa………………………...….-:10

Ha all’incontro obligo di messe, cioè diecinove continue per settimana

e 56 per ogni anno. Le sudette messe si celebrano tutte.

Ha debiti di censi passivi scudi 5, giulij 3 annui……………………………………………………….5:3

Per spesa della sacristia si spende per ogni anno scudi 6 in circa ……………………………………..6

Per vestiarij scudi 45, giulij 2 secondo la presente famiglia

alla ragione del monasterio di Cosenza, che corre per tutti, et è già detto……………………………45:2

Ha di spesa ordinaria di vitto, cioè grano, vino, oglio, et altre cose comestibili 105 scudi l’anno….105

Per accomodare le possessioni, e vigne scudi otto l’anno si spendono………………………………..8

Per risarcimento di chiesa, e monasterio si spendono l’un anno all’altro scudi……………………….5

Per lo barbiere e lavandara 38 giulij………………………………...…………….…………….….….-:38

Per medico e medicine l’un anno per l’altro scudi cinque……………………………………...……..5

Paga per le collette a superiori 12 scudi l’anno in circa …………………………………………..…12

Paga per sussidio di capitolo e congregatione 4½ scudi………………………………………………

Paga per la cavalcatura del socio del p. vicario giulij…………………………………………………-:9½

Paga per spesa della visita scudi 3½ in circa.………..………………………………………………..

[formula del giuramento] 8 marzo 1650.

Io f. Giulio di Nicola di Zumpano priore del suddetto monasterio

f. Nicola da Nicastro deputato

f. Giuseppe di Cosenza deputato.