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VENEZIA, Sant’Anna (Brettinesi)
Gli studi più recenti hanno fatto
maggiore chiarezza sulla presenza a Venezia dell’uno o dell’altro gruppo di
eremiti agostiniani prima e immadiatamente dopo la Grande Unione. Nella città
lagunare erano presenti certamente i Brettinesi
e i Giamboniti, e probabilmente anche i Toscani. L’insediamento più importante,
e forse più antico, fu quello dei Brettinesi. Infatti l’11 giugno 1242 fra
Giacomo da Fano, de ordine heremitarum de
Brettinis, acquista un terreno in confinis sancti Petri de Castello,
un sito ancora paludoso e nella estrema periferia della città. In questo
luogo, terminati i lavori di bonifica, i frati ottennero dal vescovo il
permesso di costruire il convento e la chiesa sotto il titolo delle sante Anna
e Caterina, poi più brevemente detti di S. Anna. Dopo la Grande Unione si
guadagnarono un posto di rilievo nella società lagunare e in questo modo fin
dal 1274 poterono incominciare ad acquistare delle case nella centrale contrada
e parrocchia di S. Angelo, in vista del loro trasferimento in città. Nel 1294
fu posta la prima pietra dell’attuale chiesa di S. Stefano.
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