Insediamento: CITTA DI CASTELLO, Eremo di Nuvole
CITTA’ DI CASTELLO, Eremo di Nuvole
Questo è il regesto dell’atto
relativo alla fondazione delleremo di Nuvole, tratto dal volume di Federica Barni,
Giovanni II “restauratore del vescovato di Città di Castello” (1206-1226),
Napoli, ESI, 1991, pp. 109-110: “1217 dicembre 20, Città di Castello. Uberto,
priore dell’eremo di Morimondo (diocesi di Cagli), volendo edificare un
oratorio a Nuvole, nel plebato di Teverina, chiede il permesso a Giovanni [il
vescovo, nda], che glielo concede dietro promessa di non sottrarre alla pieve
di Teverina e alla chiesa di Nuvole i proventi ecclesiastici che spettano a
queste di diritto”. L’atto si conserva presso gli Archivi Storici della Diocesi
di Città di Castello, fondo Archivio Vescovile, serie Registri della
Cancelleria Vescovile, n. 1, c. 53r. Nell’originale si dice: “volens hedificare
hospitale et oratorium ad honorem beate Caterine in parochia plebis de Tiberina
in substentationem pauperum et substentationem et edificationem pontis de
Novole”. All’atto è presente anche frate Luca dell’eremo di Morimondo. Credo
che si tratti della fondazione dell’eremo di Nuvole, nato attorno all’oratorio.
Comunque, mi insospettisce un po' che l’eremo di Morimondo, così vicino alla
zona d’influenza brettinese, sia considerato toscano. E poi, siamo così sicuri
che nella zona di Città di Castello ci fossero i brettinesi e i toscani? Non
potrebbero esserci stati i toscani e i giamboniti, magari nella zona di
Citerna/Vingone, non distante dalla pianura di Sansepolcro dove si insediano i
primi giamboniti in località Santucce (o Madonnucce)?
(Andrea Czortek)
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