Home | L'Italia agostiniana | Personaggi illustri | www.ghirardacci.it - La storia degli Agostiniani in Italia |
IL CONVENTO DI CURSI (LE)
Del Convento di S. Antonio Abate di Cursi si ha
notizia per la prima volta nel 1484. Nel 1583 annoverava 3 sacerdoti e 2
diaconi. Nel 1599 vi erano 4 sacerdoti e 1 professo e priore era Fra Nicola
da Lecce. Nel 1646 è Priore Fra Egidio di Cursi, che viene confermato anche
l’anno seguente. Nella Relazione del 1650 si dice che è Priore Benedetto
Aloisio di Cursi e che la famiglia al momento è composta da 5 sacerdoti e 3
serventi. Il convento aveva un chiostro con al centro un caratteristico
colonnato scoperto con in mezzo un pozzo d’acqua. Al presente tutto è stato
coperto. Sotto c’erano le officine, il refettorio, l’antirefettorio, cucina,
antecucina, camere per i conversi. Al piano superiore c’erano quattro dormitori
con dieci celle con le rispettive loggette. Il monastero di Cursi seguì la
sorte di tanti altri del regno di Napoli; venne soppresso con real decreto di
Giocchino Murat il 7 agosto 1809. Rimase chiuso per un certo periodo di tempo,
la chiesa murata per alcuni anni. Quest’ultima fu raperta al culto, mentre il
convento e i suoi beni immobili furono venduti dal fisco ai privati. Ancora
oggi l’intero complesso è proprietà privata e conserva ben poco dell’antica
originalità. Degne di nota sono le colonne portanti del chiostro con i loro
eleganti capitelli, caratteristici nella loro semplicità, che richiamano quelli
situati sotto l’ingresso coperto del palazzo feudale e, sul portone di ingresso
del convento, una nicchia affrescata che una volta riproduceva S. Agostino.
Nell’interno della chiesa, degno di particolare ammirazione è l’altare
maggiore, opera di Placido Buffelli di Alessano, che lo eseguì nel 1663, per
conto degli Agostiniani di Cursi.
(c) 2007 www.ghirardacci.it - Per informazioni: mmattei@agostiniani.it