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Sembra che questo sia stato il primo convento
agostiniano in terra piemontese, fondato verso il 1397. Fu soppresso nel 1802.
Gli Agostiniani vi tornarono nel 1820 e vi rimasero fino alla soppressione del
Governo sardo del 1855.
Fu la
patria di Fra Gabriele Bucci, che fu anche il primo storico di Carmagnola. Il
suo codice membranaceo, da lui chiamato Memoriale
quadripartitum fa parte della Biblioteca Nazionale di Torino, e fu salvato
quasi intatto dal grave incendio del 26 gennaio 1904. Il Marchese Faustino
Curlo lo pubblicò nel 1911 (Tipografia ed. Brignole in Pinerolo). Il Bucci
chiama il suo libro Memoriale
quadripartitum perché distinto in
quattro parti: nella prima parte descrive l’origine e lo sviluppo di
Carmagnola; nella seconda, tratta dell’inizio e del progresso del convento e
della chiesa di S. Agostino; nella terza ci dà una raccolta dei suoi discorsi
d’occasione; nella quarta parte riassume i suoi elogi funebri.
Nella Biblioteca Civica si conserva una copia del regesto di Fra Manfredini di Mombreto, redatta da Padre
Francesco di Castel Sant’Angelo nel 1578. Il regesto di Fra Manfredini, si
estende dal 1486 al 1557. Esso contiene
la storia dei conventi Agostiniani d’Europa e il nome di alcuni priori del
convento di S. Agostino della nostra città.
La Biblioteca Civica di
Carmagnola possiede inoltre un regesto del Maestro
Francesco Maria Ferragatta, Segretario Generale dell’ordine Agostiniano,
alle dipendenze del Padre Generale Maestro Gerolamo Valvassori da Milano, che
si estende dal 1669 al 1678.
Recentemente i due regesti di Fra Manfredini e del Ferragatta, così
importanti, erano stati condannati al macero; fu il provvido intervento del
benemerito bibliotecario, Cav. Prof. Antonio Boassi che li salvò.
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