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9. Casole, S. Michele
Arcangelo (Zumpani)
Sull’origine di questo convento nella relazione del 1650 si leggono
notizie confuse e contrastanti: “era una chiesa di ius patronato del q. Giovanni
Lupinato e fu dato a frati nostri di S. Agostino della nostra Congregatione per
aggregatione del monastero di Cosenza confirmata dall’arcivescovo, e questo fu
l’anno 1526 a tempo della felice memoria di papa Martino quinto”. Si può
osservare subito che i dati cronologici non coincidono, poiché il pontificato
di Martino V si ebbe tra gli anni 1417-1431, mentre nel 1526 era pontefice
Clemente VII (1523-1534). È probabile una svista del trascrittore della
relazione, e cioè che questi abbia confuso il 1526 con il 1426, anno della
fondazione del convento di Cosenza. Tuttavia non si può trascurare un altro
dato fornito dalla citata relazione e cioè l’aggregazione nel 1522 del convento
di Cosenza alla congregazione zumpana. Tenendo conto di questo elemento, può
risultare accettabile l’anno 1526, ritenendolo epoca in cui l’oratorio di S.
Michele Arcangelo fondato nel 1487 (Cfr. F. Russo, Regesto vaticano per la
Calabria, vol. III, p. 17, n. 13104) e già dipendenza del convento di
Cosenza, venne elevato alla dignità di sede conventuale autonoma. Il convento
era dotato di un dormitorio con sei camere e di tutti gli altri ambienti
necessari. Nel 1650 la famiglia religiosa era formata da due sacerdoti e un
chierico professo. Fu abbandonato con la soppressione innocenziana del 1652.
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