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L’AQUILA
Dicono gli storici
che la città dell’Aquila sia stata fondata nel 1254 e che vi affluirono gli
abitanti dei castelli vicini. Fu così che dal convento Agostiniano, sito sul
colle omonimo di S. Onofrio, presso l’attuale villaggio di S. Giacomo, in
territorio di Collebrincioni, i Padri
Eremitani umili nei primi mesi del 1282 vennero ad abitare entro le mura
dell’Aquila. Dicono altri che al tempo di Re Carlo I d’Angiò, il Vescovo Niccolò
Sinizzo (1267-1294) autorizzasse gli Eremitani di S. Agostino ad edificare
nell’Aquila una Chiesa ed un Convento sotto il titolo del loro Santo. Il
convento sorse in terreno donato dal Re e, vuole la tradizione, che prima vi
dimorassero i Benedettini. La prima pietra veniva benedetta dal medesimo
Vescovo aquilano Sinizzo il 21 marzo 1282. Nel 1287 il Convento fu sotto la
giurisdizione della Provincia agostiniana di Valle Spoleto con sede a Spoleto. Successivamente detta Provincia
fu denominata Umbra o Spoletina. Dopo essere stato prescelto
nel 1400 come sede di un Capitolo generale dell’Ordine, l’importanza del
convento aumentò quando ad esso fu riunito nel 1454 il Priorato di S. Onofrio,
Monastero dell’Ordine Romitano che era sito in contrada di Collebrincioni. Nel
1472 il Convento passò a far parte della Congregazione
Perugina e ciò durò fino al 18 gennaio 1770, quando si creò la Provincia
Aquilana. Nel 1807 fu soppresso e gli Agostiniani furono trasferiti al Convento
di Collemaggio già dei Celestini, anch’essi soppressi, e vi rimasero fino alla
soppressione definitiva del 1809. Nel 1818 il vescovo richiamò in città gli
Agostiniani, assegnando loro il convento e la chiesa Cistercense di S.
Bernardo. Ma, soppresso nuovamente l’Ordine nel 1866, gli Agostiniani
lasciarono definitivamente la città.
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